Lorenzo Grani, Chiara Lombardi (Peugeot 208 R2 #48, Movisport)

L’Elba promuove Bierremotorsport-SportAuto Manicardi: è subito successo per la Peugeot 208 di Grani-Lombardi

La prima prova del Campionato Italiano WRC di rally dice bene al team di Modena ed al pilota di Maranello, affiancato dalla giovane navigatrice lucchese: i campioni in carica si confermano leader della classe R2B e del Trofeo Michelin al termine di una gara costellata da insidie.

All’Elba, l’alba del Campionato Italiano WRC è a forti tinte biancorosse: estendendo le ‘ottime abitudini’ coltivate lo scorso anno, la Peugeot 208 di Bierremotorsport-SportAuto Manicardi inizia il proprio cammino nel tricolore dedicato ai rally su asfalto con una nuova e preziosissima vittoria di classe R2B e nel Trofeo Michelin. Successo importante in chiave-campionato, di quelli che fanno un gran bene al morale, ma che non distoglie il clan di Ivano Berselli e Marcello Manicardi dalla consapevolezza di dover affrontare uno scenario agonistico ben diverso da quello del 2016: il Rallye Elba, infatti, tramanda ai posteri il successo del pilota e del team ‘cannibali’ della classe R2B del campionato passato, ma anche le prestazioni di altissimo livello dell’avversario di riferimento, quell’Andrea Carella uscito di scena alla fine della penultima prova speciale, quando aveva già un vantaggio di tutta di sicurezza su Grani-Lombardi.

Per questo, l’analisi finale del direttore tecnico biancorosso è un condensato di lucida e pacata soddisfazione. “Il bilancio non può che essere positivo – attacca Marcello Manicardi -, soprattutto se si pensa che sia la squadra, sia il pilota erano inattivi da cinque mesi. Il test pre-gara ci ha permesso non solo di toglierci la ruggine invernale, ma anche di sperimentare qualche soluzione di assetto; il miglior tempo nello shake-down ci ha portati a scegliere una opzione inedita che, però, sulle due prime prove – molto diverse e più veloci rispetto al tratto destinato al test del venerdì mattina -, ci ha penalizzati molto, facendoci perdere diversi secondi. Questo non avrebbe cambiato la fisonomia della classifica, ma credo che, se avessimo adottato subito l’assetto utilizzato dalla terza prova, saremmo stati più vicini al battistrada sin da subito, come è in effetti accaduto dopo il primo parco assistenza. Durante la gara abbiamo anche fatto i conti con condizioni meteo variabili, che abbiamo fronteggiato con adeguati correttivi tecnici che hanno sempre dato buoni frutti; in pratica, archiviate le prime speciali, abbiamo sempre corso pensando a tenere il nostro passo per mettere in cassaforte i punti del secondo posto; poi è arrivata questa vittoria inaspettata, che accogliamo con piacere e portiamo a casa insieme alla lezione che si può fare di più, e c’è tanto lavoro da fare per capire come si fa a siglare i tempi del nostro avversario di riferimento. Detto questo, ci tengo a sottolineare come Lorenzo Grani sia stato molto bravo a gestire la pressione di dover correre contro un rivale così forte, dimostrando ancora una volta maturità, freddezza e lucidità necessarie per correre senza farsi prendere dalla foga di cercare di andare a prendere la vettura gemella che ci precedeva. Molto bene anche Chiara Lombardi, che si è comportata egregiamente in questa sua prima gara così lunga e complicata. Ora ci concentriamo nella preparazione della seconda prova del campionato, a fine maggio, al 1000 Miglia, pronti ad affrontare tutto il lavoro che ci sarà da fare per continuare a migliorarci”.

Lorenzo Grani rivive il film della sua seconda vittoria consecutiva all’Elba: “Dopo uno shake-down positivo, siamo partiti piuttosto carichi, ma sin dalla prima speciali abbiamo capito come i tempi staccati dal nostro avversario fossero… da ‘marziano’; tra l’altro, sulla prima speciale ci siamo anche ritrovati davanti un concorrente più lento, che ci ha fatto perdere un po’ di tempo e ritmo, ma non la concentrazione. Abbiamo quindi corso focalizzando l’attenzione su di noi, sull’assetto della vettura e, in termini di classifica, sugli equipaggi che ci seguivano, senza perdere di vista i tempi di Carella, che ritengo essere ‘il’ riferimento per quanto riguarda le prestazioni della Peugeot 208. Sabato, con condizioni mutevoli e pioggia a tratti anche intensa, siamo andati decisamente forte, sinceramente anche più di quanto mi aspettassi. Alla fine della penultima prova ho visto Carella fuori gara e, pur avendo a quel punto la gara in mano con buon margine sul primo inseguitore, abbiamo disputato un’ultima prova a buon ritmo. Tutta la squadra è stata, come sempre, impeccabile nella preparazione e gestione della nostra Peugeot 208; sono più che soddisfatto anche di questa prima gara con Chiara Lombardi, che se l’è cavata egregiamente all’esordio in questo campionato e con il nostro team. Siamo tornati sulla terra ferma con il morale alto per il risultato e per come ci siamo comportati in questo primo week-end di gara, ma non pienamente soddisfatti per quanto riguarda i tempi delle singole prove: sotto questo aspetto, dobbiamo fare progressi…”.