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La Heaven Motorsport raddoppia e punta alla vittoria di Monza con 4 equipaggi

Dopo la presenza dall’inizio del campionato con i piloti Vincenzo Montalbano e Walter Palazzo in classe r012 e Sebastiano Caldarella-Roberto Bosio in classe r09 del Trofeo GT Open Cup, il team Heaven Motorsport si presenterà ai nastri di partenza della prossima tappa della Targa Tricolore Porsche con una terza 997 GT3 Cup my 2011 in entrambe i Trofei. Nella GT Open Cup, ci sarà il debutto in Europa del giovane panamense (di origini italiane) Gianni Alessandria: classe 1990, impegnato fino allo scorso anno nei campionati kart colombiani, ha come obbiettivo quello di puntare al professionismo nelle competizioni Gran Turismo. Per raggiungerlo si è accordato con Enrico Fulgenzi, team manager della scuderia marchigiana, per prende parte alle restanti gare della Targa Tricolore Porsche, ritenendola un’ottima palestra per competitività e tempo pista utilizzabile in ogni weekend. Martedì prossimo 26 giugno, Alessandria farà la prima presa di contatto con la 997 GT3 Cup sul circuito di Adria. Il giovane panamense sarà al via della GT Open Cup in coppia con Alessandro Tedeschini, pilota confermato anche per tutte le restanti gare in calendario, mentre Alberto Petrini sarà il pilota di punta nel Trofeo GT3 Cup. Dalla gara in programma sul circuito del Mugello a settembre, Alessandria sarà affiancato da un altro nome interessante per puntare alla vittoria, ovvero Steven Goldstein.

Enrico Fulgenzi: “Sono molto orgoglioso di accogliere Gianni nel nostro team, è un giovane che punta in alto e noi della Heaven non vediamo l’ora di supportarlo nel suo percorso. Ho colto al volo l’occasione di farlo debuttate al fianco di Tedeschini e Petrini, due piloti di comprovata esperienza della Targa Tricolore Porsche, che reputo il miglior campionato dove la competitività e il tempo pista a disposizione permette ai piloti di fare una buona “ossatura” con le impegnative GT. Siamo partiti bene con Montalbano-Palazzo, che sono in crescita costante dopo un periodo di adattamento alla nuova vettura. Così come Caldarella-Bosio, che senza l’uscita di pista negli ultimi giri della gara del Red Bull Ring avrebbero conquistato un meritato podio di categoria”.