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Weekend sfortunato per Christian Montanari nell’appuntamento del Mugello

In Gara 2 la Audi R8 LMS ultra del sammarinese fermata ancora da un “dechappamento” mentre si trovava alla guida il suo compagno di squadra Andrea Sonvico Un fine settimana decisamente negativo per Christian Montanari. Sulla pista del Mugello, teatro del secondo doppio appuntamento del Campionato Italiano GT, il pilota sammarinese puntava a confermare l’ottimo risultato ottenuto all’inizio di maggio a Vallelunga dove, insieme al suo compagno di squadra Andrea Sonvico, aveva portato al successo la Audi R8 LMS ultra nei colori ufficiali di Audi Sport Italia, ottenendo anche un importante terzo posto in Gara 2. Al Mugello, viceversa, le cose non sono andate per come dovevano. A dispetto del quarto responso assoluto ottenuto da Andrea Sonvico al termine della prima sessione di qualifiche e del terzo tempo fatto segnare da Montanari nella Q2. A compromettere il risultato di Gara 1 è stato infatti il “dechappamento” del pneumatico posteriore sinistro, che ha costretto Sonvico a cedere il volante al sammarinese nel corso del pit-stop obbligatorio ai box, dopo essere scivolato nono. Ed è stato a questo punto che Montanari si è prodigato in una generosa rimonta, che lo ha portato a concludere settimo assoluto. È stato proprio l’esperto pilota del Titano a sostenere in Gara 2, domenica mattina, il primo “stint” di guida, rimanendo inizialmente “imbottigliato” nel caos della partenza e poi lottando per la quarta posizione, costantemente a contatto con i primi. Quindi, dopo avere lasciato il volante a Sonvico, il comasco è rimasto vittima di un altro “dechappamento” che lo ha costretto alla definitiva resa. «Davvero un peccato, perché fin dalle prove libere del venerdì, con gomme usate, eravamo riusciti a dimostrare di avere il potenziale giusto per puntare in alto. – ha commentato Christian Montanari – In Gara 1 partivamo penalizzati di 20″ per il risultato di Vallelunga, ma in Gara 2 pagavamo un handicap tempo inferiore rispetto alle BMW e questo avrebbe potuto giocare decisamente a nostro favore. Peccato che in seguito le cose abbiano preso una piega differente».