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RALLY 4 REGIONI STORICO – Sale la febbre

Venerdì 4 maggio durante la mensile cena dei ragazzi di Parco Chiuso, l’organizzatore del 4 Regioni Storico ha preso la parola ed ha confermato ufficialmente la presenza di Graziano Rossi, babbo del Valentino nazionale. A bordo di una potente Viper, farà sognare il pubblico impegnandosi nello spettacolare drifting, dove la filosofia trainante è andare di traverso , controllando ilmezzo in sbandata.

Questa disciplina è nata negli anni ’70 in Giappone e grazie alla follia di un solo uomo, ha reso i piloti sono famosi come le stelle del baseball. Negli anni ’80 è diventa molto famosa anche in Europa, perché un gruppo di piloti francesi si esibivano a bordo di potenti BMW, in evoluzioni a ruote fumanti sui tracciati di F1 tra i warm up e la gara. Nel 2003, sempre i giapponesi hanno cominciato ad organizzare le prime gare in America e nello stesso periodo sbarcava anche in Italia.

A talproposito, lo scorso anno Graziano disse “In Italia non è ancora nato il fenomeno drifting, non c’è un campionato nazionale serio. Il drifting significa gioia per un pilota nel guidare la macchina ditraverso, quindi qualsiasi occasione diventa buona per fare questo: manifestazioni, piazzali, zone industriali, pista. Però attenti in strada non fatelo, è pericoloso per il pubblico, troppo pericoloso, il drifting si fa solo in manifestazioni organizzate. Il drifting è per tutti, chiunque può farlo,basta acquistare una vecchia auto a trazione posteriore, andare dall’amico gommista e portarsi a casa 6/8 gomme mezze finite, mettere la benzina che si metterebbe la domenica per portare a spasso la fidanzata ed il gioco è fatto”.

Con queste premesse siamo sicuri che la presenza di Graziano venerdì 25 maggio 2012 all’Autodromo di Castelletto di Branduzzo sarà gioia pura e spettacolo fumante. Il drifting di Graziano Rossi aprirà le danze e scalderà gli animi in attesa del via ufficiale al rally.

A Rossi si affiancheranno grandi ospiti come Ghedina e Piantanida, in attesa di conferma ufficiale la presenza della Fondazione Simoncelli, ma noi speriamo di poter abbracciare papà Paolo.