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Una Ronde del Monte Caio frustrante per Bierremotorsport-SportAuto Manicardi

Una clamorosa serie di episodi sfortunati costringe la Citroen C2 dei reggiani Gazzotti-Torri e la Peugeot 208 dei modenesi Zanotti-Baranzoni a chiudere nelle retrovie della classe R2B della gara parmense.

Non è davvero un finale di stagione fortunato, quello vissuto dal team modenese Bierremotorsport-SportAuto Manicardi. Salito a Lagrimone per riscattare la deludente partecipazione al Rally Day delle Colline Matildiche, la squadra di Ivano Berselli e Marcello Manicardi ha subito nel Parmense una domenica che definire sfortunata è riduttivo. A tenere lontano dai quartieri alti della classe R2B i due equipaggi biancorossi ha concorso una incredibile teoria di episodi che nulla hanno a che vedere con la preparazione e l’affidabilità delle macchine.

I reggiani Virgilio Gazzotti ed Enzo Torri, al via con la Citroen C2, hanno iniziato la loro gara perdendo molto tempo per via di un concorrente che li ha rallentati, poi hanno accusato un forte ritardo sulla terza prova speciale per sostituire un pneumatico forato. Altrettanto movimentata la giornata dei modenesi Fabio Zanotti e Vainer Baranzoni, i quali nella prima speciale hanno patito difficoltà dovute ad una errata scelta di pneumatici, poi sono incappati a loro volta in una forature che ha fatto perdere tempo prezioso; nell’unica prova priva di problemi, Zanotti ha potuto almeno togliersi la soddisfazioni di segnare un quarto tempo di classe che lascia capire come le vetture modenesi avrebbero facilmente potuto essere protagoniste di classe senza tutti questi contrattempi. Dulcis in fundo (si fa per dire), i due equipaggi non hanno potuto disputare la quarta ed ultima prova, interrotta per un incidente di una vettura che li precedeva e che ha costretto la direzione gara ad assegnare tempi imposti per redigere la classifica finale, che vede Zanotti-Baranzoni noni di classe e Gazzotti-Torri undicesimi.

La bandiera a scacchi, dunque, segna la fine di una ingiusta via crucis. Il direttore tecnico Marcello Manicardi, come suo solito, riflette su questa giornata storta cercando di far emergere i pochi aspetti positivi emersi: “La Ronde del Monte Caio, per noi, è stata un calvario. Gazzotti-Torri non hanno avuto una prova senza qualcosa che sia andato loro storto: peccato, perché avrebbero potuto fare bene e vedere il traguardo è una consolazione davvero misera. Zanotti-Baranzoni erano partiti con la giusta aggressività e, proprio quando avevamo corretto le scelte di gomme in base a condizioni meteo sorprendentemente estive, ecco che l’equipaggio ha subito una divagazione fuori strada e, poi, una foratura che li ha attardati. Per Zanotti, per lo meno, possiamo constatare che la seconda gara sulla Peugeot 208 ha mostrato una crescita in linea con l’incoraggiante esordio di San Polo. Aspetti che ci fanno ben sperare per il futuro”.

Laconici i commenti dei due piloti. Partiamo con il reggiano di Baiso: “La foratura ed il tempo imposto finale ci piazzano in fondo alla classifica, di buono tengo la bella giornata vissuta insieme ai miei amici della Bierremotorsport-SportAuto Manicardi, che mi hanno affidato come sempre una vettura molto ben preparata, con la quale avrei potuto togliermi delle soddisfazioni senza tutti i problemi subiti e nonostante i quali mi sono comunque divertito a guidare nelle tre prove disputate”.

Sotto con il formiginese Fabio Zanotti: “Abbiamo lottato tutto il giorno con le gomme, anche con una foratura, e questo non ha permesso di raccogliere un risultato all’altezza. Ma la Peugeot 208 andava come un orologio svizzero e mi ha permesso di accrescere la mia esperienza su questa vettura, che finalmente ho potuto guidare in condizioni di caldo e asciutto”.