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WTCC 2014 – All’Hungaroring Gianni Morbidelli punta a voltar pagina

Dopo lo stressante inizio della stagione 2014,che ha previsto quattro gare disputate in otto giorni spalmate su due continenti, il FIA WTCC si sposta in Ungheria: il primo di due appuntamenti di un altro tour de force che costringera’ i team ed i piloti a far fronte a quattro corse in otto giorni. Se non altro, stavolta camion e bilici sono attesi a trasferte più corte, lungo valli e pianure dell’Europa Centrale. Il calendario senza pause del FIA WTCC implica che la vita è difficile per quelli che si trovano attualmente ad inseguire team e piloti in vetta. E’ una difficoltà con cui Gianni Morbidelli e la Muennich Motorsport stanno trovandosi a combattere ogni giorno. In quanto ultima struttura a ricevere le nuovissime Chevrolet Cruze RML, il team tedesco ed il suo duo di piloti hanno dovuto stare sulla difensiva fin dall’apertura a Marrakech, e le disavventure in Marocco ed in Francia hanno aggiunto fardelli ad un peso gi? difficile da portare. Finora l’ex pilota di F.1 è andato a punti in entrambe le gare disputate il pomeriggio grazie a grintose rimonte che hanno visto la vettura con la livrea Camozzi-Allinkl.com  risalire su da scomode posizioni a fondo schiermanto. Il che conferma quanto importante sia nell’ambiente collocarsi bene fin dal sabato, quando si fa la messa a punto.  Budapest potrebbe offrire importanti indicazioni dei progressi che Morbidelli ed il suo team stanno facendo nello spremere le prestazioni del loro materiale, ed un nuovo tecnico di pista in questo ambito potrà essere un supporto decisivo.

L’OPINIONE DI GIANNI SULL’UNGHERIA
“Il mio nuovo tecnico Charles Hodge si unisce al nostro team in Ungheria e devo dire che è un sollievo che un pezzo del puzzle così importante finalmente vada al suo posto. In Marocco e Francia malgrado gli imprevisti un pochino di esperienza sulla vettura ho potuto farmela, ma per tradurla in decimi di secondo quell’esperienza, ci vuole il supporto di un ingegnere di pista esperto. Mi auguro proprio che Charles possa aggiungere quello che manca ad una amalgama del team che è già buona. Andrei un po’ troppo oltre a dire che il mio campionato cominci davvero in Ungheria, ma è qui che voglio cominciare a dare prova di quello che in questa categoria è possibile fare. Ci sono due cose che mi auguro di essermi lasciato alle spalle col Paul Ricard: i problemi di set-up sulla vettura, e in questo caso c’è un tecnico nuovo che ci aiuterà a superarli. L’altra cosa negativa del Paul Ricard è stata il brutto spettacolo messo in scena da alcuni piloti con una predisposizione al fare danni. Questo può divertire qualcuno che vede in TV, ma si divertirebbe per poco perchè è una ricetta sicura per svuotare le griglie del campionato, col tipo di calendario che abbiamo. E’ già successo che piloti abbiano dovuto stare a guardare perché vittime di manovre azzardate ed è sicuramente meglio per tutti se la cosa finisce qui subito senza creare strascichi interminabili. E non lo dico perchè non sia in grado di giocare a questo brutto gioco: sono entrato in turismo quando c’erano piloti fortissimi e grintosi e con cui lottare da avversari era difficile come Johnny Cecotto o Roberto Ravaglia, quindi non mi spaventano le ruotate del 2014. Ma con le nuove regole del campionato che hanno reso le macchine più belle e veloci speravo di prender parte ad una stagione di corse all’insegna dell’andar forte, non basate su mucchi di carrozzeria da buttare e cerchi piegati”.