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Mach 3 Sport reduce da una 63esima edizione della Trento Bondone

Gioie e dolori per la Mach 3 Sport reduce da una 63esima edizione della Trento Bondone che si chiude comunque con un bilancio positivo. Al via della cronoscalata più importante d’Italia la scuderia patavina scendava in campo con Michele Mancin su Citroen Saxo gruppo A e con Roberto Chiarato, all’esordio stagionale, su Peugeot 106 16v gruppo E1. Per il campione italiano classe A1600 in carica, leader provvisorio di classe nonché terzo assoluto nella classifica di gruppo A, una prestazione che lascia l’amaro in bocca per un possibile risultato mancato.

Dopo un buon avvio nella giornata di prove la parziale doccia fredda arrivava in gara sottoforma di un continuo sottosterzo che non permetteva a Mancin di esprimersi al meglio senza però togliergli la possibilità di incassare punti pesanti in ottica di campionato grazie al quarto posto di classe nel CIVM e al secondo nel Challenge Europeo Fia.

Primo successo stagionale in classe E1 1400 per Chiarato che sfrutta al meglio la rinnovata Peugeot 106, dotata del nuovo motore.

Un esordio decisamente positivo, nonostante la sosta forzata, che si chiude nel migliore dei modi per il pilota della francesina, capace di resistere anche a qualche piccola noia tecnica e conferma quindi il proprio potenziale in vista dei prossimi impegni previsti dal calendario.

“In linea di massima il trend positivo rimane inalterato” – racconta Bonfadini (Presidente Mach 3 Sport) – “in quanto abbiamo consolidato la posizione di vertice di Michele nel Campionato Italiano Velocità Montagna e nel Challenge Europeo Fia nonostante la prestazione singola non ci soddisfi al massimo. Siamo molto contenti per Roberto perchè l’incognita di una vettura aggiornata e la classica ruggine accumulata nella lontananza dall’abitacolo potevano creare un mix negativo. Invece il successo ottenuto ci gratifica sia per il lavoro tecnico svolto sulla Peugeot 106 sia per la conferma delle doti di guida di Roberto”.