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Stefano Coletti – PIT STOP DECISIVI NELLA FEATURE RACE DI BARCELLONA

Una gara movimentata con la strategia dei pit stop che ha giocato un ruolo determinante ha consegnato oggi a Bercellona nuovi punti importanti per la classifica al leader della GP2 Series Stefano Coletti. Il pilota italo-monegasco, che scattava dalla quinta posizione, è stato ancora una volta protagonista di una partenza perfetta che gli ha permesso di superare tre avversari e di inserirsi nella prima curva alle spalle del leader Ericsson (Dams) davanti a Nasr (Carlin). Grazie alla sua particolare abilità nello start Coletti ha finora recuperato ben quattordici posizioni in cinque partenze.

Le posizioni di testa si sono stabilizzate fino ai pit-stop che hanno evidenziato diverse strategie. La scelta di anticipare al massimo la sosta ha permesso a Frijns (Hilmer), Bird (Carlin), Palmer (Carlin) e Rossi (Caterham) di rientrare davanti a Coletti. Nel corso del decimo giro il pilota del team Rapax ha riguadagnato la quinta posizione, pochi istanti prima del ritiro di Ericsson.
Coletti, a quel punto quarto davanti a Nasr, si è quindi accodato a Bird per i successivi venti giri, senza trovare l’occasione per portare un attacco concreto. A farne le spese sono stati però i pneumatici anteriori della sua Dallara, che a causa del carico aerodinamico ridotto dalla scia hanno sofferto un degrado che, negli ultimi dieci giri, ha favorito la rimonta di Nasr.

La gara è stata vinta da Robin Frijns (Hilmer), seguito da Felipe Nasr (Carlin) e da Jolyon Palmer (Carlin). Quarto posto per John Lancaster (Hilmer), mentre Coletti ha tagliato il traguardo quinto con un occhio attento alla classifica di campionato. Battuta d’arresto invece per uno dei suoi avversari per il titolo, Fabio Leimer (Racing Engineering), solamente diciottesimo a causa di un contatto al via.

In classifica Coletti rimane leader con 74 punti. Segue Nasr a quota 66 e Leimer a 54.

Stefano Coletti:
“La quinta posizione sulla griglia di partenza mi ha permesso di scattare dal lato pulito della pista. Sono riuscito ottenere il massimo grip nei primi metri, senza far pattinare gli pneumatici, e il lungo rettilineo mi ha permesso di sfruttare bene la maggior velocità. La gara si è però decisa nel gioco dei pit-stop: in qualche occasione ho provato ad attaccare Bird, ma lui è stato bravo a non commettere errori. A tratti ho anche cercato di lasciare un po’ di spazio tra la mia macchina e la sua per aumentare il carico aerodinamico e limitare lo stress sui pneumatici, ma il degrado si è comunque fatto sentire nel finale. Complessivamente pensando alla classifica il risultato della gara è comunque positivo, considerato anche che domani scatterò dalla seconda fila nella feature race”.