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Meteco Corse – Ad un passo dal “grande slam” al Rally Ronde Colli del Monferrato

Due equipaggi sul podio assoluto, tre vittorie di classe ed il successo fra le scuderie sono il bottino conquistato dalla scuderia grigio-rossa con il torinese Augustino Pettenuzzo ed i cuneesi Michele Tassone e Matteo Giordano. Ottima prova anche per Marco Scaglione di Canelli, che dopo nove anni di assenza conquista il secondo posto di Classe A7, mentre la sfortuna colpisce l’astigiano Sergio Venturello, quando aveva appena riconquistato il comando della Classe N3.

“Solo un grande Elwis Chentre ed un pizzico di sfortuna ci ha impedito di centrare un risultato che avrebbe avuto qualcosa di storico”. Luciano Chiaramello fa riferimento alla possibilità della Meteco Corse di ottenere una tripletta sul podio e piazzare tutti e cinque i suoi portacolori presenti al via in vetta alle classifiche delle rispettive classi. Un risultato appunto che sarebbe passato alla storia. Ma anche così il “raccolto” delle coppe della scuderia torinese è di quelli impressionanti. Tre equipaggi nei primi quattro dell’assoluta, tre vittorie di classe, un secondo ed un solo sfortunato ritiro, quando l’equipaggio della Meteco Corse era passato al comando. Successo netto ed indiscutibile nella classifica scuderie. “Possiamo essere più che soddisfatti” sottolinea ancora Chiaramello, “perché prima della gara, nessuno, nemmeno noi stessi, avremmo scommesso un centesimo su un simile risultato”.

Augustino Pettenuzzo-Elio Tirone hanno conquistato il secondo posto assoluto con la Ford Focus WRC curata dalla BDL. “Siamo stati la seconda forza in campo dall’inizio alla fine” commenta Pettenuzzo “e va bene così, perché al volante della Grande Punto che ci è stata davanti c’era Elwis Chentre, un pilota che non ha bisogno di presentazioni. Sono molto soddisfatto delle nostre prestazioni in gara, non abbiamo commesso errori ed abbiamo contenuto Chentre in limiti accettabili. Le condizioni erano difficili, soprattutto nel primo passaggio sulla prova, sommersa dal fango viscido. Quando alla fine della prima speciale ho visto la faccia delusa di Elio mi sono detto: ‘Elwis ci ha rifilato un mezzo minuto’; poi quando ho visto che erano solo 5”7 mi sono rilassato. È il giusto divario che c’è fra noi e lui, mi sono detto”. Soddisfatto il piè veloce di Borgaro Torinese, ed anche il preciso navigatore astigiano, è stata grande festa per l’equipaggio cuneese formato da Michele Tassone e Giò Agnese. In gara test con la Renault Twingo R2 della Gima Autosport lo chef di Peveragno (CN) si è presentando il quarto tempo assoluto nella prima manche. “Tassone ha sfruttato a dovere le condizioni difficili per far emergere la sua classe” era il commento unanime in parco assistenza fra gli addetti ai lavori, ma già nella prova successiva, con il fango più asciutto, ma più infido, Tassone-Agnese hanno staccato il terzo tempo assoluto, preceduti solo dalla Grande Punto Abarth di Chentre e dalla Focus WRC di Pettenuzzo. Ed anche nei due passaggi del pomeriggio, il ventunenne pilota cuneese ha ottenuto il terzo tempo assoluto, migliore fra gli equipaggi a Due Ruote Motrici e fra gli Under 23. “Mi sono presentato al via solo per fare un test in vista della gara del Ciocco che si svolgerà fra 15 giorni. È stata una giornata molto positiva perché in quattro passaggi abbiamo trovato quattro condizioni diverse sicché abbiamo potuto raccogliere una gran quantità di dati su fango, polvere e asfalto asciutto”. Alla fine a chi gli chiede del risultato in classifica, Michele Tassone risolve tutto con un sorriso: “fa sempre piacere ottenere un bel risultato. È la mia prima volta sul podio dell’assoluta e sono felice, ma, ripeto, il fatto importante è che abbiamo potuto lavorare in condizioni diversissime”.

Quarta piazza assoluta per il 32 enne di Passatore (CN) Matteo Giordano, affiancato per la prima volta da Lorenzo Brovero di Casale Monferrato /AL) con la Clio Williams della FR New Motors. Giordano ha preso il comando della classe fin dalla prima prova, nella nebbia del mattino, iniziando un lungo duello con Stefano Monchietto che si è protratto per tutta la giornata. “Era la prima volta dopo due anni e mezzo che correvo senza mia moglie Manuela al fianco, ed all’inizio è stato difficile trovare il feeling con Lorenzo. Che però è stato bravissimo a farmi rimanere concentrato, sopratutto nelle fasi difficili del mattino e darmi il ritmo giusto per tenere a distanza un cliente difficile come Stefano Monchietto”. Nella prima prova, nonostante il quinto tempo assoluto, Giordano non era soddisfatto, perché mancava di trazione sulla Clio e soprattutto era stato troppo prudente in mezzo alla nebbia. Piccoli di problemi al cambio non hanno influenzato la cavalcata di Giordano-Brovero nella speciale successiva, che hanno siglato il quarto tempo assoluto, ripetendosi anche nella speciale successiva, per poi gestire il vantaggio nell’ultima speciale chiudendo al limite del podio nell’assoluta per primi nella Classe FA7. Sedicesima piazza assoluta e seconda di Classe A7 per la “famiglia” di Canelli (AT) formata da Marco Scaglione e dalla nipote Daniela De Maria, velocissimi con la Peugeot 206 RC del “Lupo” Mario Cirio. “Sono nove anni che non corro e c’è un po’ di ruggine” diceva Scaglione prima di partire, ma viene smentito subito dai fatti quando al termine della prima prova segna il 12° tempo assoluto, primo di Classe A7 nella nebbia e nel fango della “Canelli”. Troppo prudente nella seconda, Scaglione-De Maria vengono scavalcati da Motton-Tappa nella classifica di classe, ma già nella speciale successiva riprendono il comando della Classe A7 anche se con appena 3”5 di vantaggio, che vendono vanificati nella successiva prova in cui non mantiene il ritmo dei passaggi precedenti e conquistano il secondo posto di categoria, staccati di soli 4”7 dai vincitori. “Sono molto contento di essere tornato a correre, sopratutto di averlo fatto con Daniela, che è mia nipote. Abbiamo cominciato insieme qui nel 2000 quando lei era una ragazzina e sempre a Canelli ci siamo presi delle belle soddisfazioni nel passato, come l’11° assoluto con una Seicento nel 2003 o il successo di Classe nel 2006. adesso che sono tornato non voglio certo far passare altri nove anni prima di disputare la prossima gara”. La maggiore, ed anche unica, delusione della giornata è quella vissuta dagli astigiani Sergio Venturello-Manuela Franco con la Clio RS di Classe N3. Dopo una partenza lenta, alla “Venturello” per intenderci (ventesimo tempo assoluto, quarto di classe), il carrozziere di Asti stava compiendo la solita rimonta segnando il miglior tempo di Classe N3 nei due passaggi successivi ed entrando prepotentemente nella top ten assoluta, riconquistando il primato di categoria. “Sono partito male e mi sono lasciato condizionare troppo dalla nebbia nella prima prova speciale. Poi ho reagito e nei due passaggi successivi abbiamo attaccato al punto che siamo risaliti in nona posizione assoluta e sopratutto ripreso il comando della N3, anche se solo per 2/10. Appena finita la speciale ci siamo fermati per toglierci i caschi e la Clio RS non è più ripartita per un problema elettrico. È tornata in moto che il rally era finito”.