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QUANDO SUL CIRCUITO DI MONTE-CARLO LE SPORT PROTOTIPO ITALIANE DAVANO SPETTACOLO

Era il 1994, nel weekend del Gran Premio di Monaco di Formula Uno. La Osella aveva indetto un proprio trofeo riservato alle sue nuove PA20 Alfa Romeo 3.0 V6 ed il secondo appuntamento di questo neonato campionato monomarca era proprio la gustosa anteprima alla tappa più amata del Mondiale. A vincere fu Domenico Schiattarella che a settembre avrebbe poi esordito in Formula Uno.

Ammirare una Sport Prototipo italiana tra le curve del Gran Premio di Monaco del 1994 è un´immagine di un certo impatto.

A regalarcela è stato il costruttore Enzo Osella, che poco dopo aver lasciato la Formula Uno alla fine del Mondiale 1990, non esitò a rituffarsi a tempo pieno tra le ruote coperte, la categoria dove aveva mietuto i suoi più prestigiosi successi.

Subito vittoria a mani basse con la PA16 affidata a Giorgio Francia nel Campionato Italiano Prototipi nel 1991, bis tricolore nel 1992 con Fabio Mancini e poi nuova avventura tecnica con la PA20, sempre motorizzata Alfa Romeo 3.0 V6, da promuovere con un lancio in grande stile.

È così nel 1994 venne indetto il primo Trofeo Osella con un calendario tra pista e salita ed un secondo round da urlo ospitato nel weekend del Gran Premio di Monaco di Formula Uno. Le Sport Prototipi italiane furono così la “band di apertura” per un evento che, tra l´altro, avrebbe fissato un nodo cardine nella storia del Mondiale. Due ere si sarebbero lì appena sfilate, con il primo Gran Premio senza Ayrton Senna, proprio tra quelle strade autore di sei vittorie, cinque della quali consecutive fino alla precedente edizione. E con la quarta vittoria stagionale di Michael Schumacher nell´anno del suo primo titolo iridato con la Benetton e poi altre quattro volte vincitore a Monte-Carlo.

Le Osella PA20 Alfa Romeo dettero spettacolo guadagnando anche apprezzamenti unanimi da tutti gli addetti ai lavori, evidentemente alla riscoperta di un concetto di vettura da competizione sempre affascinante.

Dominatore della tappa monegasca del Trofeo Osella fu invece Domenico Schiattarella, già vincitore nel precedente appuntamento di Budapest, mentre sul podio salirono anche Gianfranco Trombetti ed il compianto Loris Kessel.

Da quel momento Osella avrebbe continuato a mietere successi conquistando, tra l´altro, altri quattro edizioni del Campionato Italiano Prototipi, l´ultima delle quali proprio lo scorso anno con Marco Visconti e la MG Motorsport per il 14esimo titolo tricolore del costruttore torinese ex Formula Uno.

Quella di Monaco fu una vittoria beneaugurante anche per Schiattarella che poco dopo avrebbe siglato il suo esordio in Formula Uno al volante della Simtek-Ford in due degli ultimi tre Gran Premi della stagione in Spagna ed Australia, per poi ripresentarsi al via del Mondiale 1995 sempre con la Simtek e chiudere la sua esperienza di F.1 proprio nel Gran Premio del circuito di Monte-Carlo.

E chissà che al forte pilota modenese, nel frattempo grande protagonista nella scena internazionale Gran Turismo e LeMans Sportscar, non torni ora la voglia di cimentarsi di nuovo al volante di una Sport Prototipo italiana…