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Dakar – Chaleco resiste

Caldo e pietre a non finire nella terza giornata della Dakar. Chaleco Lopez e la sua Aprilia sono ottavi e quarti in generale. Per Duclos, quinto di tappa, bisogna attendere eventuali penalità per un errore di percorso. Una Dakar veramente rovente: dopo due giorni ad oltre 40 gradi, l’autodromo di San Juan, sede d’arrivo della terza tappa è una fornace allucinante. La tappa di oggi è stata molto dura, piste di montagna che si spingevano oltre i 3000 metri, sui contrafforti della Cordigliera Andina. Tante pietre, attraversamenti di fiumi e soprattutto tanto trial tra pietre enormi. Una speciale veramente dura, con anche alcuni punti dalla navigazione difficile.

Francisco Lopez è arrivato al traguardo veramente provato, lo scarso allenamento si è fatto sentire in una giornata così massacrante, ma Chaleco ha stretto i denti concludendo la tappa senza grossi problemi. Solo una piccola caduta in cui ha picchiato la carena contro una pietra e un po’ di difficoltà nei tratti “trialistici”.

Al termine dei 270 chilometri della prova speciale il pilota Aprilia ha ottenuto l’ottavo tempo assoluto, a 18 minuti dal vincitore di tappa Despres, che ha approfittato di un grave errore di navigazione di Marc Coma per portarsi in testa alla classifica generale.

Graduatoria nella quale Chaleco è stato superato da David Casteu. Ora è quarto a 17 minuti da Despres e a 7 da Coma, mentre a Casteu lascia solo pochi secondi.

Ma l’importante, in una Dakar che si annuncia molto difficile, è che il binomio Chaleco/Aprilia riesca a mantenere un buon ritmo fino all’arrivo in Cile, dove Lopez riesce certamente ad esprimersi al meglio. Fino ad ora il pilota del team Giofil Aprilia Racing ha mostrato tutto il suo carattere, è lì a battagliare con i migliori a soli otto mesi dall’incidente al Rally di Tunisia.

E’ invece incerta la situazione odierna di Alain Duclos. Il franco/maliano ha ottenuto il quinto tempo di tappa e sarebbe sesto in classifica generale, ma pare abbia saltato un WPM (Way point mascherato, un punto di passaggio obbligatorio) per cui bisognerà attendere questa notte le eventuali penalità.

Per la quarta tappa di domani si preannuncia un’altra giornata terribile, soprattutto se il caldo non diminuirà. 750 chilometri totali e una speciale di 326 chilometri, con tratti ancora oltre i 3200 metri.

Francisco Lopez: “Quella di oggi è stata una tappa difficilissima, sia per il caldo ma soprattutto per le tante pietre. Abbiamo fatto venti chilometri nel greto di un fiume tra pietre enormi, era puro trial. Ma l’importante è essere arrivati in fondo a una tappa così, giorno dopo giorno cerchiamo di andare avanti per arrivare in Cile in buona posizione.

Alain Duclos: “Sono molto arrabbiato. La tappa stava andando bene quando ho mancato un waypoint che era veramente introvabile, una sorta di trabocchetto. Ora vediamo cosa succede…”