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Lo spettacolo, la pista, le Predator’s e la solidarietà

Protagonisti, ebbene si siamo stati protagonisti e lo diciamo con orgoglio e soddisfazione, questa è stata la giornata nel quale la “famiglia Predator’s” ha messo insieme il meglio di se sia sul piano  sportivo che su quello “umano” . E’ un continuo taglia, incolla e sposta ma la difficoltà è raccontare quanto è accaduto con il tumulto di sensazioni e sentimenti che questa giornata ha lasciato nella nostra mente, nel nostro cuore e nella nostra anima. La MOBIL 1 Arena ospita il Trofeo AZIMUTH Predator’s e cominciamo quindi dal piano sportivo, 8 vetture e altrettanti “Predatori” tre dei quali vincitori di Trofei Nazionali, Davide Tartari, campione in carica, Marco Spadini, campione 2010, Alfonso Chiarini, campione 2007, seguono Fabrizio Bassi, tre volte vice-campione, Cristiano Allegro, vice-campione nel 2007, il giovane Federico Crozzolo che porta in pista un pizzico di Flamax grazie all’Autostar di Pordenone, suo main-sponsor. Questo insieme a Stefano Gazziero, al suo debutto con le Predator’s ma con un bagaglio di esperienze nella gare in salita dove ci cimenta con un F 3000 Reynard. Abbiamo lasciato per ultimo come si conviene alle guest-star Nino Moriggia, signore in pista e fuori, così come recita la pagella di fine anno del suo campionato 2011, e tale è stato, ottenendo tra l’altro un risultato sportivo eccezionale 
arrivando a contendere il gradino più alto del podio a Marco Spadini che ha portato in questa gara tutta la sua sete di rivincita per un campionato 2011 al di sotto delle sue aspettative.
Moriggia merita una menzione speciale in quanto è stato anche artefice “organizzativo” del Trofeo coinvolgendo la AZIMUTH MARK in questo evento sportivo.  Azienda che peraltro ha lasciato spazio e gloria al vero scopo della sua presenza, ovvero la diffusione di una campagna sociale a favore di un movimento culturale nazionale “Pensare Oltre” che opera per la tutela dell’infanzia.
Ci sia consentito quindi in questa cronaca sportiva di parlare di questo movimento il cui slogan “L’infanzia è un’opportunità non una malattia” è significativo di quale siano gli obiettivi, ma pensiamo che rimandarvi al sito www.pensareoltre.org  possa dare modo a tutti  di conoscerne meglio la “mission”.
Nino ha inoltre portato sulla vettura il logo di questo movimento e altri piloti nell’occasione hanno aderito immediatamente sposando l’iniziativa, garantita inoltre dalla presenza della signora Elisabetta Armiato, “etoile” del Teatro alla Scala. Una grande danzatrice che ha guardato ammirata la “danza” delle Predator’s in pista, “madrina” del movimento e della manifestazione che ha dialogato con pubblico, stampa e piloti del “movimento” che la vede decisa ed ammirata animatrice.
La cronaca sportiva vede le prove mattutine che consentono ai piloti di conoscere il tracciato e determinano le “coppie” per la successiva gara. Già un piccolo colpo di scena per Fabrizio Bassi che non partecipando alle prove non solo partirà in gara senza conoscere la pista ma trova subito il primo dei qualificati, e dei favoriti, Davide Tartari. L’imolese Bassi non si scoraggia e si difende con determinazione, segnando anche uno dei migliori tempi sul giro di questa serie di manche ma dovrà cedere al monzese che passa il turno.
Nel secondo q.d.f è Moriggia, oggi particolarmente determinato, a primeggiare sul rientrante Cristiano Allegro che ricordiamo sale per la prima volta sul PC10.
Marco Spadini ha invece vita facile nel terzo q.d.f. sulla poca esperienza di Stefano Gazziero in questo tipo di gare. Maggiore fatica nell’ultimo q.d.f. per Alfonso Chiarini con Federico  Crozzolo, 7/10 la differenza nella prima delle manche, margine maggiore per il pescarese nella seconda che comincia a conoscere la sua nuovissima vettura, consegnata proprio per questa occasione. Un rientro importante con un campione che dimostra di non avere perso lo smalto dei giorni migliori, non a caso segna nei quarti il miglior 
tempo sul giro.
Il colpo di scena della giornata è invece nella prima semifinale, la rottura di un attacco del motore sul monoblocco costringe alla resa Tartari e lascia via libera a Moriggia che approda meritatamente in finale.
Nell’altra semifinale Marco Spadini deve dare il meglio di sé per vincere con Chiarini che è ormai padrone della vettura ma nulla può fare contro la condotta più precisa del portacolori del Ventricini RT.
La finale per il terzo posto comincia ai box dove, per ovviare all’inconveniente sulla macchina di Tartari, i meccanici sostituiscono quanto è possibile, gomme e carrozzeria, sulla vettura di Bassi, questo con il beneplacito dello sportivissimo Chiarini  e nello spirito della “famiglia Predator’s”. Su una vettura con un assetto diverso Tartari non riesce però a giocare tutte le sue carte e deve lasciare il passo al campione pescarese.

Per il primo posto chi pensa ad un appagato Moriggia deve subito ricredersi, il primo giro vede lo vede in testa sul pilota romano ma poi, nel campione 2010, emerge l’orgoglio che rimedia ad una sfortunata stagione, prende la testa della gara per non lasciarla più. Sarà quindi podio e festa per tutti, ognuno con la sua meritata parte di gloria, tristi ed allegri come i bambini alla fine della scuola, quei bambini per il quale ha sventolato la bandiera ed il pensiero di tutti i “Predatori” certi di averli tra noi sul podio del domani.

Classifica Finale
1) Marco Spadini
2) Nino Moriggia
3) Alfonso Chiarini

– Flamax News-