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CIRCUITO DI ROMA, MAGGIO 1947. NEL CAMPIONATO ITALIANO SPORT NASCE LA STORIA DELLA FERRARI.

Il weekend in corso a Vallelunga si congiunge idealmente con le radici dell’automobilismo mondiale. Nella tappa romana della serie tricolore riservata alle vetture Sport, la Ferrari conquistava 68 anni fa la sua prima vittoria con la 125 S guidata da Franco Cortese.

Era primavera. Maggio, come oggi. Il calendario segna in rosso domenica 25, per la precisione.

Era la tappa romana del Campionato Italiano Sport, proprio come in questo weekend a Vallelunga dove è di scena la stessa serie tricolore nel nome di Campionato Italiano Sport Prototipi.

Era il 1947, 68 anni fa e si correva il Gran Premio di Roma nel Circuito delle Terme di Caracalla, una pista cittadina di 3,4 km disegnata dalle strade che circondano l’area monumentale riservata ad uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali romane.

In quegli anni l’automobilismo a Roma era in quel circuito. L’autodromo di Vallelunga sarebbe nato solo qualche tempo dopo, nel 1951, sulle sabbie di un ippodromo.

E nell’edizione 1947 della gara romana valevole per il Campionato Italiano Sport si scrive il primo capitolo di una storia straordinaria, quella della Ferrari, che conquista la prima vittoria per una vettura di sua produzione, la 125 S, guidata da Franco Cortese, alla seconda uscita dopo il debutto nel Circuito di Piacenza due settimane prima, l’11 maggio.

Da quel momento e dal Campionato Italiano Sport, la neonata Casa del cavallino rampante avrebbe poi continuato a mietere successi sportivi sui circuiti e sulle strade di tutto il mondo. Un palmares, come si ricorda anche nel sito ufficiale Ferrari, di oltre 5.000 vittorie.

E se da questo campionato e dal suo appuntamento romano nasce la storia del più prestigioso marchio dell’automobilismo sportivo mondiale, c’è un’altra testimonianza che nel Campionato Italiano Sport Prototipi congiunge idealmente un emozionante arco temporale dell’automobilismo sportivo.

Il motore della 125 S o 125 Sport (1.500 cc, 12 cilindri a V, potenza di 80 CV circa) fu infatti frutto del lavoro di Giuseppe Busso, il noto progettista torinese al quale si dovrà più tardi il V6 Alfa Romeo (c.d. “V6 Busso”) che nella cubatura da 3.000 cc ancora oggi è impiegato con successo nella serie tricolore, come dimostra la vittoria di gara 1 a Monza siglata quest’anno da Giorgio Mondini sulla Lucchini Alfa Romeo 3.000 V6 CN4 della Audisio & Benvenuto.

Intanto in queste ore a Vallelunga continua il lavoro nel paddock in vista delle prove di qualificazione alle 12.20 e di gara 1 alle 17.20. Domani sarà la volta gara 2 alle 16.00. Entrambe le gare da 38 minuti + 1 giro sono in diretta TV su AutoMotoTV (SKY148) e su www.acisportitalia.it.