Con la Porsche 997 GT3 CUP condivisa con Stefano Barbieri, hanno avuto il risultato finale condizionato da un problema di ordine meccanico. Confermata la bontà del lavoro della ZRS Motorsport ed il livello raggiunto in un contesto decisamente competitivo. Finale incandescente, sabato e domenica scorsi, al “Piero Taruffi” di Vallelunga per Riccardo De Bellis nella “Targa Tricolore Porsche”, a Campagnano di Roma. Il pilota lucchese, portacolori del Team DB Motorsport ASD, alla guida della Porsche 997 GT3 CUP seguita dalla ZRS Motorsport di Rovigo, divisa per l’occasione con Stefano Barbieri, ha prodotto una nuova serie di soddisfazioni ed indicazioni tecnico-sportive di alto livello, che però non hanno avuto la continuità con il risultato finale a causa di un problema meccanico.
Alla 200 Miglia di Vallelunga, atto finale del monomarca della Casa di Stoccarda, in Gara 1, svoltasi sabato, De Bellis ha conquistato il podio di classe, nel dettaglio la terza posizione, ciò a causa incidenti, quelli che per ben tre quarti di gara hanno costretto all’entrata in pista della “safety car”, perdendo la seconda posizione di classe per pochi centesimi
Alla domenica, in “Gara 2”, ovvero alla “200 miglia”, dopo aver centrato la “pole” di classe De Bellis ha svolto la prima parte dell’impegno in grande stile: partenza lanciata e, nei primi 22 giri aveva portato la “GT3 CUP” al comando (e decimo assoluto), cedendo poi il volante al compagno Barbieri che per altri venti giri manteneva al comando classe ed assoluta, fino a che il semiasse destro non ha posto fine all’avventura ed al sogno di una sicura vittoria.
Il commento di De Bellis: “Ovvio che c’è l’amarezza per un successo che sentivamo meritato e chi è sfuggito per una colpa che non è nostra. Purtroppo le gare sono così, le vetture si possono guastare anche se sono perfette come la nostra, preparata dalla ZRS. Delusione mista comunque a soddisfazione, in quanto abbiamo visto che si può correre sui livelli dei top driver di categoria. Diciamo che la vittoria è solo che rimandata!”.
foto Benfenati
UFFICIO STAMPA
MGTCOMUNICAZIONE – studio Alessandro Bugelli