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San Martino del Lago Formula Promotion 14.09.2014

Doppia vittoria per Andrea  Giannetta e Sebastiano Sibani.
Confessiamo che a volte siamo in imbarazzo, qualcuno pensa che mettiamo troppa enfasi nell’aggiungere ripetutamente alle nostre cronache sostantivi e aggettivi che definiscono le nostre gare emozionanti, appassionanti, divertenti ed incerte dal primo all’ultimo giro. Non abbiamo la tendenza ad esagerare e se citiamo sorpassi, controsorpassi ed usiamo spesso il fotofinish per mettere insieme la classifica mentre invece in categorie simili alla nostra viene usato il campanile della chiesa più vicina, è la pura cronaca di quanto vediamo in pista. Magari ci sia permesso quel pizzico di ironia che aiuta a vivere un momento che, non solo nell’automobilismo sportivo, non ci sono date molte occasioni per sorridere.
Una giornata che potremmo definire storica quella che ha visto disputarsi, sul circuito di San Martino del Lago, vuoi perché è la prima domenica d’estate che non piove e provate a dire che non è vero, ma anche perché, per la prima volta vediamo la vittoria assoluta (doppia) di un costruttore diverso da Predator’s.
E’ infatti Andrea Giannetta con la Maky FH214 che si aggiudica le due gare, una cosa che conferma la validità e la vivacità delle novità introdotte nella categoria. Giannetta si impone nella prima delle due gare dopo un duello serratissimo con Mauro Pizzola, alfiere del VTR con la Predator’s PC010, a cui forse manca un pizzico di cattiveria agonistica se è vero che è in testa al campionato pur non avendo ancora assaporato il gusto di salire sul gradino più alto del podio.
Tra l’altro Pizzola con questi ennesimi piazzamenti ipoteca comunque la vittoria nel Trofeo Nazionale e la Coppa Europa. Dicevamo duello serratissimo che non ha avuto, soprattutto nella prima gara solo due protagonisti. Hanno provato infatti ad inserirsi tra i due Marco Spadini e Ugo Corradi. Primi giri con i quattro che prendono il largo mantenendo sostanzialmente le posizioni registrate nelle qualifiche.
Cede quasi subito Spadini, per problemi di motore, al quale cerca di subentrare Nino Moriggia che poi non regge il ritmo e consente ai tre davanti di prendere il largo. Anche Corradi perde leggermente terreno, si manterrà costantemente in scia ai due ma non tanto da impensierirli. Tra l’altro questi sono impegnati in un continuo scambio di posizioni e non hanno certo il tempo di badare a cosa succede dietro di loro. Pizzola ad un certo punto sembra prendere un leggero soppravvento, ma è appunto leggero e alla fine sarà Giannetta che vedrà per primo lo sventolio della bandiera a schacchi. Per lui un dominio che, dopo la pole p. e il gpv, che comunque ha l’indelebile segno del sudore e non solo perché il sole estivo questa volta aveva deciso di fare la sua parte. Da tutto questo potevamo essere distratti da quello che succedeva nelle retrovie, per questo Enrico Rendesi e Nicola Barletta tenevano desta la nostra attenzione imitando i colleghi più avanti battagliando tra loro per una posizione cui l’onore valeva certamente più del piazzamento. Battaglia decisa ma leale ed onesta, un vero esempio di quello che viene definito valore sportivo. Rendesi, che era stato alle prese con un problema al cambio per tutte le prove, riusciva poi a prendere il largo tanto da arrivare ad impensierire Moriggia per il quarto posto. Ma Enrico è un pilota che corre con la testa e la prudenza per la prevista seconda gara ed un minimo di timore reverenziale nei confronti del collega più esperto lo consigliavano a mantenere la già sospirata posizione. Se pensate che sia finita qui vi sbagliate di grosso perché Andrea Montorsi, Sebastiano Sibani e Alessandro Candio si divertivano a stuzzicarsi a vicenda per arrivare poi nell’ordine con Sibani che, a parte il piazzamento per l’assoluto, conquista una importante primo posto che, unito a quello che poi gli arriverà in gara due gli permette di conquistare, anticipatamente, il Trofeo Flavio di Bari 2014 riservato alle Predator’s PC008. Insieme a lui sul podio per il Trofeo Lorenzo Semprini che si cimenta oggi con una PC008 e Mario Piunti che faticherà per tutto il week-end a trovare una condizione accettabile.
Dovrà accontentarsi di questo perché non riuscirà poi a partire in gara due. Abbiamo parlato del sole ma oggi per Alma Racing è stata nebbia assoluta. Nonostante “Pires” sia costantemente il più veloce su questo circuito non riesce a confermare il gara le brillanti prestazioni delle prove. Nettamente in testa nelle prove libere, non riesce a completare neanche un giro nelle qualifiche tanto da partire in fondo allo schieramento. Ma partire è una parola grossa e il giro di ricognizione lo vede fermo di nuovo in mezzo alla pista. “Pires” oggi compie più giri sul motorino del commissario per rientrare al box che con la vettura di gara. In gara due sarà di nuovo in fondo alla griglia pregustando un rivincita a suon di sorpassi ma l’interruzione della gara ed un errorino di troppo non gli consentiranno di andare oltre la sesta posizione. Il compagno di squadra Maurizio Maraviglia riesce invece a conquistare un buon piazzamento sulla griglia di gara uno ma rinuncia prudentemente alla gara per problemi di motore e forse per un po’ di ruggine accumulata nelle ferie. Lo stesso farà in gara due facendo lo spettatore al muretto box. Lo stesso avviene per Paolo Ferranti con la Formula Ford, qualifiche interrotte a metà e problemi non risolvibili proprio in una giornata che vede due gare che assomigliano più a due manche della stessa gara. Formula che prevede una organizzazione da mettere a punto ma che è stata apprezzata dai più. La ripartenza per gara due è quasi da pit-stop, controllo alle gomme, rabbocco al carburante e tutti in griglia con le posizioni acquisite in gara uno. Partenza regolare e posizioni mantenute, poi Moriggia supera Corradi, aspira ad un posto sul podio che alla fine sarà suo.
Il duo Giannetta-Pizzola riprende dove aveva lasciato ma questa volta Giannetta sembra essere partito meglio, Pizzola recupera ma lo stop con bandiera rossa del direttore di gara non gli consente di completarlo e alla fine sono 321 i millesimi che lo divideranno dal suo rivale di giornata. Seguono Moriggia e Corradi e più staccato Enrico Rendesi che conferma l’ottima posizione di gara uno. Finalmente è poi “Pires”, partito dall’ultima fila, ad aggiudicarsi un piazzamento che non rende giustizia al suo valore. Tanto lavoro, ai box e sulle strategie di gara, magari non guasterebbe un briciolo di fortuna e forse vedremo il pilota emiliano raccogliere quanto merita. Seguono Montorsi e poi Sibani che conferma il primo posto nel Trofeo Di Bari come Semprini fa con il secondo. Candio accumula esperienza e numero di giri con la sua nuova Predator’s e Nicola Barletta vorrebbe ripetere lo show di gara uno ma la sua vettura è di parere diverso e lui obbedisce. Premiazioni e foto di rito, il tramonto è vicino, non tanto Belgrado e la Serbia che ospiteranno la prossima gara e allora tutti verso casa dove supereremo, tra le amate mura domestiche, l’impazienza dell’attesa per il prossimo appuntamento.