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Peccenini resiste al caos di Pau nella F.Renault 2.0 Alps

Al debutto sull’angusto circuito cittadino francese il driver milanese della TS Corse sfiora la zona punti sotto la pioggia di una gara-2 a eliminazione: “Sembrava più un rally! Esperienza nuovissima e miglior risultato di sempre in campionato per me” Per Pietro Peccennini sarà difficile dimenticare l’esordio sull’angusto circuito cittadino di Pau nel weekend dell’11 maggio. Il pilota milanese, classe 1973 ma solo da un paio di stagioni sulle scene del motorsport internazionale, in Francia ha affrontato il secondo round della Formula Renault 2.0 Alps cogliendo il suo miglior risultato di sempre nel competitivo campionato dove le bagarre con i giovanissimi rookie che puntano alla F1 sono all’ordine del giorno.

In una tre-giorni in cui è stato anche condizionato da una bronchite fuori stagione, al volante della monoposto del team TS Corse Peccenini ha resistito alle avverse condizioni meteo di gara-2, conclusa a un passo dalla top-ten sfiorando la zona punti. La corsa è stata caratterizzata dalla pioggia e giro dopo giro, mentre Pietro, tra tombini e marciapiedi, andava migliorando di continuo i propri riscontri cronometrici su una pista provata soltanto al simulatore, è diventata una vera e propria gara a eliminazione nella quale il milanese è riuscito ugualmente a tagliare il traguardo.

“E’ stata un’esperienza del tutto nuova per me – ha detto Peccenini a fine weekend -, è stato quasi un altro sport! Una gara più simile ai rally. Anche viste le mie condizioni, in queste giornate ho cercato di fare del mio meglio evitando i danni. Sull’asciutto di gara-1 ho faticato, tanto che al box chiedevo di continuo via radio quanto mancasse al termine. In gara-2 invece era davvero una lotta impari restare in pista, ma nonostante la pioggia e il caos abbiamo resistito fino alla fine e colto il miglior risultato in Alps. Sono felice di questo e soprattutto di aver vissuto un weekend di gare in un contesto bellissimo in mezzo a una città e a un pubblico sempre folto e appassionato.”

Foto allegata: Foto Marco Pieri