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Un festival di sorpassi in gara due al Paul Ricard assicura una magra ricompensa a Morbidelli

Il secondo appuntamento del WTCC si è aperto su un tracciato reso imprevedibile da traiettorie bagnate, ma che tendevano ad asciugarsi. Gianni Morbidelli ha concluso la prima corsa in questo clima all’undicesimo posto. Gara due, che per la direzione gara era una “wet race”, in realtà ha visto tutti in griglia con le gomme slick, e grazie ad un crescendo di sorpassi il pesarese si è portato a casa i punti che spettano al nono classificato.

Il pilota del team Muennich Motosport aveva inziato la prima corsa dalla settima posizione invece che dalla nona come indicava il suo tempo del sabato in qualifica, dato che le verifiche avevano tolto le due Citroen dalla prima fila per farle partire in fondo allo schieramento, il che non ha loro impedito di restare ancora imbattute in campionato. Al via Morbidelli teneva brevemente il sesto posto prima di alzare bandiera bianca alla rimonta dei piloti della marca francese. A metà corsa stava tenendo invece a bada Tiago Monteiro e Tom Chilton, ma il progressivo accentuarsi del sottosterzo rendeva la vettura man mano meno performante e Morbidelli finiva fuori dai Top10 per concludere undicesimo. Gara due era ricca di emozioni un po’ per tutti. Le prime non erano positive per Morbidelli che nel giro di apertura veniva mandato in testa coda alla chicane dal compagno di marca Chevrolet Chilton, penalizzato per la manovra con una drive-through dai commissari sportivi. Al terzo giro la nera vettura nei colori Camozzi aveva scavalcato il trio della classe TC2T per mettersi all’inseguimento dei rivali diretti. Una lunga fase di safety car a metà corsa riuniva tutto lo schieramento riportando Morbidelli in coda ad un gruppetto di rosse Lada. Quando la pista tornava libera a sei giri dalla fine, l’italiano da quattordicesimo che era si scatenava per mettere a tacere la frustrazione per le cose andate storte fino a quel momento, riuscendo a superare quattro avversari ed un compagno di team in sei giri: le Lada, il compagno di team Rene Muennich ed il pilota locale Hugo Valente per strappare una meritata, ma certo non esaltante, nona posizione sotto la bandiera a scacchi.

L’OPINIONE DI GIANNI SUL PAUL RICARD
“Sarebbe difficile nascondere che questo non sia stato un buon fine settimana in termini di risultati. Se non altro la parte finale di gara due mi ha offerto la chance di mostrare di avere ancora le qualità che servono per fare dei sorpassi in una categoria dove tutti hanno fretta, qualcuno anche troppa. Nella rimonta di gara due sono in qualche modo riuscito anche a fare il sesto miglior giro della gara, il ritmo giusto per lottare per quinto o sesto posto lo avevamo ed è un peccato che Chilton mi abbia privato di questa opportunita e riscattare gara uno. Sulla griglia della prima corsa ho fatto fare ai miei meccanici una modifica al set up che ha presto scatenato troppo sottosterzo. Su questa macchina, specie sul bagnato, la mia esperienza è ancora limitata e facendo delle scommesse a volte si perdono. Comunque sappiamo bene dove dobbiamo migliorare, Rene Muennich sa il fatto suo e malgrado Budapest sia a sole due settimane dal Paul Ricard vuole subito trovare le soluzioni alle nostre attuali manchevolezze”.

 
Un festival di sorpassi in gara due al Paul Ricard assicura una magra ricompensa all’impegno di Morbidelli
Le Camp du Castellet, April 20, 2014 — Il secondo appuntamento del WTCC si è aperto su un tracciato reso imprevedibile da traiettorie bagnate, ma che tendevano ad asciugarsi. Gianni Morbidelli ha concluso la prima corsa in questo clima all’undicesimo posto. Gara due, che per la direzione gara era una “wet race”, in realtà ha visto tutti in griglia con le gomme slick, e grazie ad un crescendo di sorpassi il pesarese si è portato a casa i punti che spettano al nono classificato.

Il pilota del team Muennich Motosport aveva inziato la prima corsa dalla settima posizione invece che dalla nona come indicava il suo tempo del sabato in qualifica, dato che le verifiche avevano tolto le due Citroen dalla prima fila per farle partire in fondo allo schieramento, il che non ha loro impedito di restare ancora imbattute in campionato. Al via Morbidelli teneva brevemente il sesto posto prima di alzare bandiera bianca alla rimonta dei piloti della marca francese. A metà corsa stava tenendo invece a bada Tiago Monteiro e Tom Chilton, ma il progressivo accentuarsi del sottosterzo rendeva la vettura man mano meno performante e Morbidelli finiva fuori dai Top10 per concludere undicesimo. Gara due era ricca di emozioni un po’ per tutti. Le prime non erano positive per Morbidelli che nel giro di apertura veniva mandato in testa coda alla chicane dal compagno di marca Chevrolet Chilton, penalizzato per la manovra con una drive-through dai commissari sportivi. Al terzo giro la nera vettura nei colori Camozzi aveva scavalcato il trio della classe TC2T per mettersi all’inseguimento dei rivali diretti. Una lunga fase di safety car a metà corsa riuniva tutto lo schieramento riportando Morbidelli in coda ad un gruppetto di rosse Lada. Quando la pista tornava libera a sei giri dalla fine, l’italiano da quattordicesimo che era si scatenava per mettere a tacere la frustrazione per le cose andate storte fino a quel momento, riuscendo a superare quattro avversari ed un compagno di team in sei giri: le Lada, il compagno di team Rene Muennich ed il pilota locale Hugo Valente per strappare una meritata, ma certo non esaltante, nona posizione sotto la bandiera a scacchi.

L’OPINIONE DI GIANNI SUL PAUL RICARD
“Sarebbe difficile nascondere che questo non sia stato un buon fine settimana in termini di risultati. Se non altro la parte finale di gara due mi ha offerto la chance di mostrare di avere ancora le qualità che servono per fare dei sorpassi in una categoria dove tutti hanno fretta, qualcuno anche troppa. Nella rimonta di gara due sono in qualche modo riuscito anche a fare il sesto miglior giro della gara, il ritmo giusto per lottare per quinto o sesto posto lo avevamo ed è un peccato che Chilton mi abbia privato di questa opportunita e riscattare gara uno. Sulla griglia della prima corsa ho fatto fare ai miei meccanici una modifica al set up che ha presto scatenato troppo sottosterzo. Su questa macchina, specie sul bagnato, la mia esperienza è ancora limitata e facendo delle scommesse a volte si perdono. Comunque sappiamo bene dove dobbiamo migliorare, Rene Muennich sa il fatto suo e malgrado Budapest sia a sole due settimane dal Paul Ricard vuole subito trovare le soluzioni alle nostre attuali manchevolezze”.

RACE 1
1. Y. Muller (Citroen C-Elysee) 16 giri
2. S. Loeb (Citroen C-Elysee) +12.727
3. G. Tarquini (Honda Civic) + 15.026
4. J.M. Lopez (Citroen C-Elysee) +18.663
5. R. Huff (Lada Granta) +31.393
../..
11. G. MORBIDELLI (CHEVROLET RML CRUZE) +48.720
12. R. MUENNICH (CHEVROLET RML CRUZE) +49.234

RACE 2
1. J.M. Lopez (Citroen C-Elysee) 18 giri
2. Y. Muller (Citroen C-Elysee) + 1.886
3. T. Monteiro (Honda Civic) + 7.994
4. G. Tarquini (Honda Civic) + 8.459
5. M. Bennani (Honda Civic) +17.407
../..
9. G. MORBIDELLI (CHEVROLET RML CRUZE) +20.531
../..
12. R. MUENNICH (CHEVROLET RML CRUZE) +23.391