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38° RALLY 1000 MIGLIA: IL SUCCESSO E’ PASSATO ANCHE DALLA MICHELIN RALLY CUP

A motori oramai freddi ed in attesa della seconda prova del tricolore WRC di Genova, vale la pena di tornare sulla gara “della freccia rossa” per evidenziare un dettaglio che ha conferito successo all’evento. Il 38° Rally 1000 Miglia, oltre a tenere a battesimo il neonato Campionato Italiano WRC, ha avviato anche la sfida della  Michelin Rally Cup, anche essa caratterizzata da un notevole successo di adesioni e di consensi. Il successo sta nei numeri. I protagonisti della prima prova della Michelin Rally Cup, ben 33, sono stati anche i protagonisti assoluti del 38° Mille Miglia, dove hanno conquistato i due gradini più alti del podio, condotto la classifica di gara dalla prima all’ultima prova, vinto sette delle otto speciali in programma, lasciando la prova finale agli avversari, ma solo per 1”1. Un successo quindi di forza che premia gli sforzi della Casa francese che ha voluto mettere sul tavolo del campionato WRC-Italia un montepremi di 109.000 Euro.

La lotta per l’assoluta ha visto un’iniziale prevalenza di Marco Signor che ha vinto le prime tre prove speciali, per poi cedere lo scettro del comando a Luca Pedersoli che ha vinto le due successive prove mettendo al sicuro il risultato. Alla fine della gara sono quattro le speciali vinte da Signor, che era all’esordio con la Ford Focus WRC, e tre da Pedersoli che disponeva della Citroën C4. “Un successo netto delle nostre gomme, che hanno piazzato altri tre equipaggi nella top ten (Alessandro Bosca, quinto assoluto, Marco Roncoroni, ottavo ed Efrem Bianco decimo)” sottolinea Massimo Nicoletti che cura la gestione sportiva della Michelin Rally Cup ed ha seguito sulle prove speciali la gara bresciana.

La classifica della categoria WRC-A8-K11 della Michelin Rally Cup rispecchia nelle prime due posizioni quella assoluta, con Pedersoli e Signor ai vertici, Bianco in terza posizione seguito da Panato. Ritirati Porro e Adelchi Foppiani la cui Delta ha fatto le bizze fin dalle prime battute costringendolo a navigare nelle ultime posizioni della classifica assoluta.

In S2000-RRC-R5 dominio di un Alessandro Bosca, quinto assoluto, e preceduto unicamente dalle più potenti WRC, che ha dimostrato una padronanza incredibile della Peugeot 207 S2000 nonostante fosse solo alla sua seconda esperienza con questa vettura. Alle sue spalle ottima gara del gentleman Marco Roncoroni, quindi Giovanni Ruggeri che è riuscito a scavalcare Sergio Terrini, giunto poi quarto, all’ultima speciale, precedendo il team manager verbano di appena 2/10. Un arrivo al fotofinish.

Gara solitaria in N4-R4 per Terranova che attende avversari, mentre il rientrante Jacopo Araldo ha chiuso a ridosso della top ten e non ha avuto avversari in S1600 categoria in cui ha preceduto autorevolmente il toscano Alessio Santini e Antonio Forato che hanno anche conquistato le prime tre posizioni di classe del rally. In R3 Andrea Basso si è arreso sulla prova di Pertiche, mentre nella categoria che riunisce R2-N3-A6-RS4-RST-A5, con ben 13 concorrenti al via è stato lo sloveno Rok Turk ad avere la meglio sul gruppone degli italiani grazie ad una gara di grandissimo spessore, che lo ha visto costantemente alle spalle del pilota ufficiale Peugeot Stefano Albertini, profondo conoscitore delle prove speciali del Mille Miglia. Alle spalle di Turk, in questa categoria il bresciano Graziano Nember, seguito dal siciliano Francesco Montagna.

Altrettanto appassionante è stato il duello in N2-R1-RS2-RS3-R1, categoria monopolizzata dai protagonisti del Trofeo Suzuki. Iniziale predominio del cuneese Paolo Amorisco, anche se costantemente in lotta con Marco Soliani, fino alla penultima prova quando ha rotto un semiasse dando via libera al pilota di Parma, che si è aggiudicato la Classe davanti a Palmiero ed alla Under 23 Davide Cagni, autore di una gara positiva. Per quanto riguarda i giovani successo di Sartori, che ha potuto sfruttare la maggior potenza della sua Clio RS rispetto alla Swift di Cagni.

foto: Luca Pedersoli-Matteo Romano, i vincitori (Bettiol)