Zeta-Buller 2909

Formula Renault 3.5 – Ottavo posto per Buller e Zeta Corse in gara 2

Domenica dolce-amara per Zeta Corse sul circuito di Le Castellet. Il terzo e ultimo giorno di attività sul tracciato transalpino ha infatti visto il team Italiano ottenere un buon ottavo posto con Will Buller, ma allo stesso tempo non riuscire a schierarsi in griglia con Carlos Sainz Jr. a causa di un problema tecnico. In mattinata il giovane pilota iberico aveva già avuto difficoltà a trovare il ritmo in qualifica a causa di una scelta di set-up rivelatasi non ideale, e aveva chiuso la sessione al 23° posto. Poi, nel pomeriggio, un guasto all’acceleratore elettronico della sua vettura apparso poco prima del via non gli ha neppure permesso di schierarsi. Renault e Zytek stanno ora indagando sull’anomalia, che non si era mai verificata prima.
La giornata di Buller è stata invece decisamente più positiva. Il giovane britannico ha fatto registrare l’8° tempo in qualifica, ma al via della gara ha perso posizioni facendo pattinare le gomme. Will è scivolato così in decima piazza, ma il team ha sfoderato una bella reazione con un cambio gomme velocissimo messo in atto dai meccanici. Il pit-stop lampo ha permesso a Buller di passare Vandoorne e uscire dalla corsia box vicinissimo a Nato: Will ha seguito il francese per un paio di giri e poi l’ha passato con sicurezza per riconquistare l’ottava piazza e il primo posto tra i Rookie.
 
Carlos Sainz: Q2 – P23; R2 – DNS
“In qualifica abbiamo provato un set-up morbido, ma si è rivelata la scelta sbagliata. Ero comunque pronto a dare il massimo per rimontare, e non riuscire nemmeno a partire è stata una delusione. Non resta che pensare al prossimo round a Barcellona, la mia gara di casa, non vedo l’ora che arrivi”.
 
Will Buller: Q2 – P8; R2 – P8
“La partenza lenta è stata un vero peccato, ma poi il team ha fatto un grandissimo lavoro con il pit-stop e io ho fatto la mia parte passando Nato in pista. Ero più veloce di Pic e quindi pensavo che la settima piazza fosse alla mia portata, ma lui aveva meno carico di me quindi non riuscivo ad avvicinarmi a sufficienza sul dritto”.