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SECONDO POSTO ASSOLUTO CON LA BMW Z4 GT3 PER ANDREA PICCINI ALLA 24 ORE DEL NURBURGRING

Davvero un gran risultato, sia per il piazzamento finale che per le difficili condizioni meteorologiche nelle quali è stato ottenuto. Secondo posto assoluto nella 24 Ore del Nurburgring, ma trionfo a livello morale, per Andrea Piccini e per il belga Maxime Martin, per l’olandese Yelmer Buurman e per lo svedese Richard Goransson al volante della Bmw Z4 Gt3 del team Marc Vds, con il tempo che ha fatto tutti i capricci possibili, fino al punto di provocare una sospensione di 9 ore nell’intera fascia notturna proprio quando l’equipaggio comprensivo anche del pilota di Sansepolcro era riuscito a prendere la testa della corsa. Alle 17.00 di domenica 19 maggio, momento in cui era stato dato il via, la Bmw Z4 aveva il settimo tempo: un recupero fino al quinto, poi la discesa al decimo e la risalita al sesto nello stint con Piccini al volante, pronto a ingaggiare un interessante duello con la Mercedes-Benz Sls Gt3 di Schneider, Bleekemolen, Edwards e Thiim, che poi saranno i vincitori. Alle 23.00, la pioggia abbondante ha il sopravvento e il primato di Piccini e compagni viene vanificato dalla bandiera rossa, perché in quel momento loro sono al comando ma vale la posizione occupata nei due giri precedenti e in un circuito di oltre 25 chilometri di sviluppo la differenza può diventare sostanziale; infatti, la Bmw Z4 era quinta e ferma ai box, per cui quando alle 8.00 del lunedì mattina si riparte, è annullato di conseguenza anche il vantaggio di oltre 2 minuti che il quartetto del team Marc Vds aveva accumulato sui diretti avversari. Non solo: l’asfalto comincia lentamente ad asciugarsi, piove di meno e i pneumatici Dunlop delle Mercedes hanno la meglio in questo contesto sulle gomme Michelin. A un certo punto, sono proprio tre Mercedes a insediarsi sul podio: assieme a quella già citata, si aggiungono le due con al volante Graf, Jager, Seyffarth e Bastian da una parte e Arnold, Roloff, Seyffarth e Jager dall’altra. Piccini e gli altri sono quarti, ma la scelta di rimanere con le slick premia la Bmw, che a tre ore dal termine della lunga maratona – con il fondo stradale oramai completamente asciutto – riguadagna due posizioni: Andrea corre il penultimo stint, Martin quello conclusivo e al traguardo il ritardo dalla Mercedes di Schneider, Bleekemolen, Edwards e Thiim sarà 2’39”781. Staccate di un giro le altre due Mercedes, con Graf, Jager, Seyffarth e Bastian che vanno sul gradino più basso del podio. “Abbiamo primeggiato fra le Bmw e siamo senza dubbio soddisfatti di questo risultato perché onestamente non è stato un compito facile – ha commentato Andrea Piccini – ne’ credo che sia il caso di recriminare su quella interruzione e magari di dire: se non ci fosse stata, avremmo potuto vincere. Chissà magari cosa sarebbe potuto succedere! Prendiamo allora per ottima questa piazza d’onore, nella consapevolezza del fatto che non abbiamo praticamente commesso errori: strategie, guida e pit stop sono stati gestiti alla perfezione, pur decidendo di gareggiare con le slick anche sul bagnato. D’altronde, le condizioni meteo ci avevano imposto una continua ricerca di soluzioni e allora abbiamo optato per quella che ci consentisse di evitare fermate aggiuntive ai box senza comunque rischiare e tenendo sempre alto il ritmo. A pensarci bene – ricordando che noi dell’equipaggio ci siamo presentati all’appuntamento con soltanto una gara di Vln e i test di Magny Cours – credo che si debba parlare quantomeno di responso eccellente!”, ha rimarcato Piccini.