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TEAM MASSIGNANI – A Trento si chiudono gli Internazionali

Ancora in pista, per il terzo fine settimana consecutivo, le Honda del team Massignani approdate sul rinnovato tracciato di Arco di Trento per l’ultima prova degli Internazionali d’Italia di motocross. Max Massignani ritrova nei suoi piloti, ben 6 per la gara più vicina a casa, un po’ della soddisfazione che era mancata nella tappa romana, soprattutto in Simone Zecchina che finalmente ha dimostrato di essere in netta fase di miglioramento, con la partenza della gara della MX2 che lo ha visto protagonista almeno nelle prime tornate. Poi un contatto gli ha fatto perdere la scia dei primi, ma con una serie di sorpassi si è riportato in 14^ posizione. Nella lista dei “caduti alla prima curva” ancora Davide De Bortoli che ripartendo dall’ultima posizione si è lanciato in un prodigioso recupero che lo ha portato al 23° posto, non soddisfacente in termini assoluti ma che dimostra comunque che il rider trevigiano ha nel polso destro il ritmo per stare tra i primi.
Dario Marrazzo invece non è riuscito a liberarsi dal gruppo di piloti ai margini della 20^ posizione che per tutta la gara si sono esibiti in un gran numero di sorpassi.
Zecchina e Paganini, approdati alla finale Elite, sono stati protagonisti di una brutta partenza che li ha tenuti da subito in fondo al gruppo. Alcuni sorpassi gli hanno permesso di recuperare fino alla bandiera a scacchi dove sono transitati 33° e 34°.

Max Massignani: “è andata decisamente meglio che a Roma, in Simone ho rivisto la voglia di correre e lottare anche se non ha avuto molta fortuna nei sorpassi, mentre De Bortoli ha compiuto una grande rimonta dall’ultima posizione riuscendo a superare anche il gruppetto molto compatto e combattivo che ha frenato Dario.
Sono contento per il rientro di Francesco Ciola e Marco Paganini che si sono distinti in qualifica e anche in gara, soprattutto Marco che si è qualificato anche per la Elite.
Purtroppo Vlad Verenikin non è mai riuscito ad entrare in gara, sono le prime esperienze per lui in Italia e sulla Honda 4 tempi e capisco che non riesca ad adattarsi facilmente, vediamo nelle prossime gare se riesce a trovare la concentrazione giusta.”