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Ritorno in Italia per Matteo Ghidini

Dopo la splendida esperienza in Spagna, dove ha ottenuto il secondo posto nel trofeo nazionale con una Kawasaki 600 Superstock, Matteo è tornato questo week end in Italia per disputare la gara di Misano del National Trophy classe 600 con una Kawasaki 600 gestita dal team Pedercini.
Il forte pilota di Concorezzo è sceso in pista a Misano più che altro per togliersi la ruggine dopo alcuni mesi di inattività, in vista di un finale di stagione che potrebbe riservare alcune importanti sorprese. Effettivamente Matteo ha avuto modo di percorrere parecchi giri, partecipando a tutti i turni di prove libere, alle qualifiche ed alla gara.
Nonostante fosse la prima volta in pista con la nuova squadra, il team Pedercini, Matteo è riuscito subito ad instaurare un buon feeling con i componenti del team con i quali ha lavorato per poter trovare il setup giusto in vista della gara. Dopo un primo turno di prove libere dedicato puramente a fare esperienza con la nuova moto, per poter dare maggiori informazioni possibile alla squadra, i miglioramenti sono arrivati ad ogni turno di prove, con la moto che è cresciuta nettamente, soprattutto nella parte anteriore. Un fastidioso scivolamento della ruota posteriore ha invece accompagnato Matteo sia durante le qualifiche che in gara, ma non ha frenato la grinta di Ghidini.
Sedicesimo il crono ottenuto in qualifica, a turno unico, visto che nel secondo turno la pioggia non ha consentito di scendere in pista, il che ha costretto Matte a partire da centro griglia.
La gara è stata caratterizzata da asfalto in parte asciutto ma ancora umido, con presenza di alcune pozze lungo il tracciato. Proprio una pozza ha sorpreso Matteo, che dopo una partenza non eccezionale ha rischiato di cadere transitando sulla pozza durante il sorpasso ad un avversario. Dopo essere riuscito a tenere la moto, è partita la grande rimonta che gli ha consentito in nove giri di passare dalla ventesima posizione alla dodicesima finale. Una rimonta a tratti davvero spettacolare, con alcuni sorpassi all’esterno al curvone accompagnata dai convinti applausi del pubblico presente.
Appena sceso dalla moto, Matteo si è dimostrato soddisfatto della prestazione: “Avrei preferito terminare nei primi dieci e probabilmente ci sarei riuscito senza il problema al via. Ma l’obiettivo di questa gara era quello di macinare più chilometri possibile in vista del finale di stagione. Non ho voluto esagerare anche perché la mia moto scivolava troppo nel posteriore. La rabbia dopo il via mi ha comunque spinto a dare il massimo nei pochi giri percorsi e devo dire che mi sono molto divertito. Ora spero di concretizzare alcune opportunità che ho per finire la stagione alla grande e mettere anche le basi per la stagione 2020”.