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Roberto Vellani (Maranello Corse) secondo al Taro ma campione di sportività

Il pilota reggiano, a bordo di una Peugeot 208 di MM Motorsport (foto Leonardo D’Angelo), manca il bis al rally Nazionale del Taro, ma si merita la palma del successo morale grazie all’aiuto offerto al vincitore della corsa.

Ma chi l’ha detto che non ci sono più i rallysti di una volta? Quelli che, per intenderci, se le davano di santa ragione durante le prove speciali salvo poi aiutarsi a motori spenti. Ci sono, eccome se ci sono. Prendete Roberto Vellani: presentatosi al via del rally Nazionale del Taro con la ferma intenzione di replicare la vittoria ottenuta nel 2018, il pilota di Quattro Castella – sempre in azione sulla Peugeot 208 classe R5 di MM Motorsport, condivisa con l’aretino Filippo Alicervi – si è ritrovato ben presto a fare i conti con un rivale agguerrito e davvero velocissimo. Il duello tra i due equipaggi infiamma la gara, ma l’avversario guadagna qualche secondo prova dopo prova, lasciando al veterano reggiano l’effimero ‘gol della bandiera’, ovvero il successo nella sesta ed ultima prova cronometrata.

Briciole indigeste, per un purosangue abituato a vincere qual è Vellani? Non proprio, perché il portacolori di Maranello Corse arriva al traguardo di Bedonia con la serenità di chi sa di aver fatto del proprio meglio: “Ci tenevamo a confermarci sul gradino centrale del podio – il serafico commento di Roberto – e abbiamo fatto di tutto per conquistare il secondo sigillo stagionale. Abbiamo però trovato sulla nostra strada un avversario che si è rivelato più veloce e competitive per tutto l’arco della gara. Gli faccio i miei complimenti e, a questo punto, sposto il mirino al rally dell’Alto Appennino Bolognese, dove inizierò il mio cammino nella Coppa Rally di Zona emiliano-romagnola. Ringrazio Filippo Alicervi, con il quale ho corso per la prima volta: ho scoperto una navigatore giovane ma già molto preparato e professionale, con il quale spero di tornare a condividere l’abitacolo presto”.

Quello che Vellani (da vero gentleman) non dice, lo rivela il pilota che lo ha battuto sul campo: “Ci tengo a sottolineare la grande sportività di Vellani – sottolinea il parmigiano Fausto Castagnoli –, il quale mi ha aiutato dandomi consigli preziosi sia ad inizio gara – quando il copione della corsa era ancora tutto da scrivere – sia nel finale, permettendomi d’interpretare al meglio alcune situazioni. Gli devo un ringraziamento speciale: ricorderò questa giornata non solo per questa nostra prima vittoria assoluta, ma anche per il bellissimo clima che ha permeato la sfida con Roberto”.

Al Rally del Taro era presente un altro equipaggio di Maranello Corse: gli scandianesi Diego Dodaro e Luca Zanni si sono dovuti ritirare nel corso della prima prova speciale a causa del cedimento di un semiasse sulla loro Peugeot 106, con la quale cercavano il bis del successo di classe N2 e nel trofeo Corri con Clio colto all’Appennino Reggiano. Per loro, l’appuntamento è solo rimandato a Salsomaggiore.