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Collecchio Corse leonina a Salsomaggiore

La scuderia di San Michele Gatti sugli scudi nella gara di casa con i suoi quattro equipaggi (nelle foto di Massimo Carpeggiani): doppio podio in N3 con Frazzani-Altomonte ed Arati-Musolesi, D’Alberto-Toffolo sfiorano il bronzo in N2, classe che vede sfortunati protagonisti Oppici-Ponti, appiedati quand’erano in testa da noie meccaniche a metà gara.

Collecchio Corse imprime un’impronta significativa nella gara di casa. A Salsomaggiore, deliziosa sede della prima prova della Coppa Rally di Zona 5 edizione 2020, la storica scuderia parmense firma un ennesimo fine settimana d’alto profilo grazie alle ottime prestazioni dei quattro equipaggi schierati al via del rally termale, tutti su vetture di Produzione a due ruote motrici.

Le maggiori soddisfazioni arrivano dalla classe N3, ove le due Renault Clio griffate Collecchio Corse completano le rispettive prove sul podio di classe. L’argento è appannaggio di Gabriele Frazzani e Diego Altomonte: partiti in sordina il sabato – ed è probabilmente proprio nella prova-sprint inaugurale che i due perdono il treno del successo -, il pilota parmense ed il navigatore meneghino crescono in modo imperioso durante la gara (a loro anche un successo parziale, proprio a fine corsa), chiudendo a 10”1 dal vincitore; se si pensa che Frazzani-Altomonte devono scontare una penalità di 10” per partenza anticipata, è chiaro come l’equipaggio meglio piazzato della scuderia di San Michele Gatti abbia virtualmente sfiorato l’oro di classe. Alle loro spalle, ecco Mauro Arati ed Andrea Musolesi: il pilota reggiano ed il coequipier bolognese celebrano con pari soddisfazione la medaglia di bronzo, artigliata con grinta e determinazione al termine di una gara resa difficile da noie all’idroguida.

Gioia e rammarico caratterizzano l’epilogo dei due equipaggi portati in gara da Collecchio Corse in classe N2. Il varesino Luca D’Alberto ed il friulano Luca Toffolo chiudono ai piedi di un podio che li avrebbe probabilmente visti salire almeno sul gradino basso senza qualche errore nelle scelte dei livelli della benzina durante la prima parte di gara; i tempi segnati nel finale, infatti, testimoniano il buonissimo livello velocistico del giovane duo. E se D’Alberto-Toffolo rimpiangono un bronzo, Fabio Oppici e Fabrizio Ponti sorridono amaro al pensiero del più che probabile successo di classe sfumato a metà gara per noie al motore; il parmense ed il reggiano arrivano al giro di boa del rally termale con 10” di margine sui primi inseguitori (e forti già di due prove vinte) quando appunto il propulsore della loro Peugeot 106 li appieda. Ai due resta la soddisfazione di essersi dimostrati senza tema di smentita il miglior equipaggio al via nella classe N2.