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Per Marcello Razzini un argento di classe ed un… quasi podio al Rally del Taro

Il pilota di Parma, in azione su Skoda Fabia (R5) di DP Autosport, conferma i pronostici della vigilia ed è tra i protagonisti assoluti del rally valtarese: il bronzo sfuma nella prova finale a causa di un’errata scelta di pneumatici.

Promosso alla grande, ma senza lode. Marcello Razzini (foto Mario Leonelli – Actualfoto) concretizza la non scontata impresa di vestire i panni del profeta in patria con una prestazione autorevole e molto incisiva nel rally di casa. Ma il suo Taro 2019 finisce – proprio come un anno fa – ai piedi del podio e questo quarto posto lascia un leggero amaro in bocca, perché la zona-medaglie sfugge di mano proprio nell’ultima prova speciale: a far scivolare giù dal terzo gradino del podio l’alfiere di Collecchio Corse è una scelta azzardata di pneumatici che costa una significativa perdita di tempo nei quasi 22 chilometri cronometrati che chiudono la terza prova del rally Internazionale. Un’autentica beffa che toglie a Razzini la meritata passerella sul podio ‘casalingo’, al termine di una due giorni di gara nella quale Marcello è regolarmente tra gli attori protagonisti della terza prova della International Rally Cup.

Razzini parte infatti subito fortissimo, chiudendo la prima prova al secondo posto e la giornata inaugurale al terzo. La lunga domenica valtarese inizia con l’inatteso acquazzone che permette la fuga del futuro vincitore della corsa e fa perdere a Razzini il treno per il primato, ma non quello del podio; il 35enne parmigiano resta infatti saldamente ancorato al terzo posto, respingendo bene anche gli assalti del leader dell’IRCup, sino alla fine della penultima prova speciale: a quell punto, il ruolino di marcia del pilota a bordo della Skoda Fabia (classe R5) di DP Autosport somma un successo parziale, tre secondi ed un terzo posto; bottino che, appunto, meriterebbe un finale in gloria, ovvero sul podio. Quel che accade poi ce lo racconta lo stesso, onestissimo, Marcello: “Le previsioni davano una possibilità di pioggia ed ho voluto giocare la carta degli pneumatici da bagnato – sospira -. Purtroppo, l’azzardo si è rivelato controproducente e, anziché farci fare un passo in avanti, ci ha fatto perdere il podio. Mi spiace per la scuderia, il team e Daniel, tutti bravissimi nella preparazione e gestione di questo rally di casa nel quale tenevamo molto a chiudere sul podio, migliorando il risultato del 2018. Resta, però, la soddisfazione per una prova molto buona sotto ogni profilo: abbiamo completato il nostro programma svolgendo le prove di assetti che avevamo in mente, ottenendo ottimi riscontri. Le prestazioni confermano la nostra competitività e ci danno grande morale in vista della ripresa delle ostilità nel Campionato Italiano Rally, a luglio: lavoreremo sui dati raccolti al Taro per essere ancora più competitivi nella seconda metà della stagione. Per questo, al di là del rammarico per il podio sfuggito in extremis, lasciamo Bedonia più che soddisfatti”.