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RUBINI MASTICA AMARO SUL PODIO DI ESTE

Lo aveva preparato nei minimi dettagli, curato in ogni aspetto con la meticolosità di un professionista, ma la sesta edizione dello Slalom dei Colli Euganei, Città di Este, non ha portato in dote a Giulio Rubini i frutti sperati.

Il terzo gradino del podio, siglato in A 2000, lascia parecchio amaro in bocca al portacolori della scuderia Monselice Corse che, sulle strade di casa, puntava a recitare un ruolo di protagonista, nella lotta diretta in classe così come nell’assoluta.

La realtà dei fatti ha visto il pilota atestino accusare il primo intoppo già durante la giornata di Sabato, riservata alle verifiche sportive e tecniche: un problema al motorino di avviamento della Renault Clio Williams gruppo A targata Julli, prontamente risolto, accendeva il primo campanello d’allarme nel patavino, ignaro di quanto sarebbe poi accaduto in gara.

Sostituito il componente capriccioso il tutto sembrava tornare nella norma ma alla Domenica mattina, durante la sessione di prova, Rubini iniziava a combattere con uno sterzo troppo duro, al punto tale da non riuscire ad affrontare le varie porte presenti sul percorso di gara.

“Dopo alcune edizioni, vissute togliendo dei sassolini dalla scarpa, quest’anno volevo fare bene” – racconta Rubini – “ed ero fermamente convinto che la scelta della Clio gruppo A sarebbe stata vincente. La vettura che mi è stata fornita da Julli aveva un gran bel motore ed un ottimo cambio. Eravamo certi, assieme, di poter raccogliere un bel risultato. Al Sabato, dopo aver patito con un motorino d’avviamento che non voleva saperne di andare siamo riusciti ad effettuare la sostituzione. Tutto sembrava a posto. Alla Domenica, invece, appena entrato nella prima porta mi sono reso conto che la vettura era inguidabile. Uno sterzo durissimo. Più andavo avanti nel percorso e più diventava duro. Sono arrivato in cima senza braccia.”

Alle ore 11 di Domenica scattava la gara vera e propria, con la prima manche, ma per Rubini la musica non cambiava: ampiamente fuori dalla lotta per il vertice il pilota di Este chiudeva al terzo posto, con un ritardo di 81,59 punti dal leader provvisorio Ciresola.

Con il problema allo sterzo che non accennava a diminuire e senza la concreta possibilità di intervenire per cercare una soluzione il portacolori della Monselice Corse stringeva i denti e, con un colpo di reni, riusciva a staccare la seconda migliore prestazione, tra le A 2000, nella successiva tornata.

Con il morale a terra, per un weekend andato ben sotto le aspettative della vigilia, la terza ed ultima manche diventava una pura passerella, per archiviare un’edizione da dimenticare.

“Confrontando i tempi del secondo anno” – sottolinea Rubini – “non siamo andati molto diversamente. Se calcoliamo però che in quell’occasione correvo con la mia 205 si può capire presto la mia delusione. Davvero un peccato perchè puntavamo alla vittoria in questa edizione. Grazie a tutti i partners che mi han sostenuto e mi spiace per aver deluso le loro aspettative. Non potevo fare di meglio, obiettivamente. Spero di potermi riscattare quanto prima.”