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Matteo Ghidini, a Jerez la conferma dei progressi

Jerez de la Frontera, 2 Ottobre 2016 – Matteo Ghidini, a Jerez la conferma dei progressi

Lo scorso week end a Jerez si è disputato il penultimo appuntamento del Campionato Mondiale Junior di Moto3, dove Matteo Ghidini sta disputando la sua prima stagione di apprendistato con risultati sempre in crescendo.

C’era infatti grande attesa prima dell’appuntamento di Jerez, dove Matteo è sceso in pista con parecchie novità, sia di motore che di aerodinamica. Matteo ha dimostrato di saper crescere velocemente, anche più di quanto prefissato a inizio stagione. Con una moto del 2012 è ormai arrivato a stare nella scia delle più recenti Moto3, del 2015 e del 2016. Il Campionato è davvero competitivo, spesso i primi quindici stanno in meno di un secondo di distacco. Ghidini ha più che dimezzato il gap rispetto ad inizio anno; un risultato che non è passato inosservato e che a fine week end ha portato alcuni team manager e addetti ai lavori a complimentarsi con il giovane di Concorezzo. Effettivamente non è facile emergere in un Campionato così competitivo, occorrono tantissime giornate di test e molti week end gara, i migliori solitamente emergono programmando la crescita su due/tre anni nella categoria. Matteo non ha praticamente effettuato test ed è arrivato a Campionato già iniziato, questo di per sé è già un grande obiettivo raggiunto in questa stagione.

L’appuntamento di Jerez ha dato conferma di tutti i progressi ottenuti. Il feeling con la moto è cresciuto notevolmente, la moto comincia ad essere governata come vuole il talento brianzolo, staccate e percorrenza di curva cominciano ad essere al pari dei piloti più “consumati”. I risultati, dopo le prove, non hanno dato ragione a Matteo, che si è qualificato nella seconda parte dello schieramento, in trentaduesima posizione, poi penalizzato di ulteriori tre posizioni come molti altri piloti, accusati di essere stati di intralcio ad altri piloti durante la Q1. Purtroppo nelle qualifiche per staccare il tempo buono occorre trovare il treno giusto con i piloti “giusti” e Matteo non ha potuto sfruttare tale opportunità.

Il passo gara del pilota della FTR nr.14 riscontrato durante le prove libere era stato molto buono e la conferma la si è avuta in gara uno.

Dopo una buona partenza, Matteo è riuscito a recuperare posizioni su posizioni, battagliando per la ventisettesima posizione con Tim Giorgi, pilota su cui ha avuto la meglio proprio all’ultima curva, con una staccata incredibile che ha portato i due ad entrare appaiati prima del traguardo. Il risultato è stato accolto con grande soddisfazione in quanto i tempi sul giro sono stati davvero molto importanti e soprattutto costanti.

La buona prestazione di gara uno ha dato grande slancio a Matteo che nella seconda corsa è partito straordinariamente bene, tanto da arrivare in pochi metri a ridosso della zona punti. Purtroppo, la foga di rimanere attaccato al trenino dei primi quindici, lo ha portato ad osare troppo con le gomme ancora fredde, col risultato di finire la corsa con uno spettacolare highside che lo messo fuori gara prima di terminare il primo giro.

Ha commentato così a fine giornata il suo week end Matteo Ghidini: “Innanzitutto mi dispiace aver terminato anzitempo gara due ma devo dire che non volevo perdere l’occasione di poter battagliare per i primi punti della stagione. Purtroppo le gomme erano forse ancora un po’ fredde o forse la gomma è scivolata a contatto sulla riga bianca dell’asfalto, fatto sta che sono finito a terra e non ho potuto proseguire. Sono però molto soddisfatto del week end, non tanto per il risultato, ventisettesimo in gara uno, quanto per i progressi visti rispetto ad inizio stagione. Sono entrato nel Repsol CEV Moto3 a Campionato già iniziato, con pochi chilometri di test, effettuati dopo l’inizio della stagione. Non è stato facile anche perché in questa categoria, per emergere, occorre percorrere centinaia di chilometri di prove, perché il campionato è altamente competitivo e il feeling con la moto deve essere al massimo. Detto questo, io ho deciso di disputare la prima stagione con una moto del 2012, per potermi concentrare solo ad imparare la categoria. I distacchi dai primi si sono più che dimezzati, aver lottato in entrambe le gare di Jerez con moto del 2016 e del 2015, protagoniste nel mondiale, lo ritengo un grande passo avanti. La mia intenzione è capitalizzare tutti questi progressi, compresi quelli della moto che ora ha un motore nuovo ed una nuova aerodinamica, nell’ultimo appuntamento di Valencia a Novembre!”.