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rallycross argentino per la lunghissima stagione 2015 di Gianni Morbidelli

Appena lo scorso fine settimana Gianni Morbidelli era in Cina per la corsa che a Macao ha concluso la prima edizione del campionato turismo TCR International Series: sulla Civic Type-R della scuderia WestCoast Racing un quarto ed un sesto posto lo hanno confermato miglior pilota Honda e miglior italiano della classifica generale. Ma evidentemente non considerava ancora sufficienti le tante frenate e cambiate effettuate durante la stagione, perché mercoledì scorso è salito su una altro volo intercontinentale: questa volta dall’altra parte del pianeta, destinazione Argentina. A Rosario per la tappa finale del Mondiale FIA Rallycross lo attendeva la potente Audi S3 allestita dalla AllInkl Racing del suo amico tedesco (e collega pilota) Rene Muennich, su cui Morbidelli aveva debuttato a Franciacorta a metà ottobre. Dopo le prove libere del sabato, purtroppo la domenica è finita con largo anticipo ed il pesarese dovrà aspettare ancora un po’ per cominciare a togliersi le prime soddisfazioni nella spettacolare disciplina iridata ‘a quattro ruote motrici’.

L’OPINIONE DI GIANNI SU ROSARIO

“La trasferta è stata lunga, purtroppo i giri terminati sono stati pochi. Sabato ho fatto più strada possibile in prove libere per riprendere confidenza con la macchina e conoscere la pista, ma poi le due batterie previste sono state rinviate alla domenica mattina perché il tracciato era stato completato solo poche ore prima dell’inizio della manifestazione ed aveva bisogno di altri interventi. Stamattina mi sembrava abbastanza a posto e con un fondo molto duro come mi auguravo, solo che nella prima gara della prima batteria si è rotto il motore e ho dovuto rassegnarmi a vedere la corsa degli avversari e del mio compagno e team principal Rene Muennich. Mi dispiace molto per lui e per il suo team di non aver potuto dimostrare molto qui in Argentina, e credo che ci fosse ragione di sperare in qualche bel tempo e risultato, se penso che in batteria ho fatto un giro senza poter mettere la quinta marcia in 37″7, che non era distante dai migliori della manche”.