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Sfortunata la Corvette della Solaris Motorsport

Il weekend del Mugello poteva rappresentare il punto di svolta nella stagione della Solaris Motorsport, che in Toscana ha mostrato prestazioni in crescendo durante tutto il fine settimana del quarto appuntamento del Campionato Italiano GT 2015. Purtroppo, ancora una volta, due episodi di gara hanno rovinato il weekend della Corvette #22, che ha accarezzato l’idea del podio nella prima corsa e ha subito un cedimento meccanico prima del via nella manche della domenica.

In una stagione dove è fondamentale sfruttare ogni chilometro percorso per accumulare esperienza, gli uomini della Solaris Motorsport hanno utilizzato le due sessioni di prove libere per provare diverse soluzioni di setup, soprattutto in ottica gara. Per Marcello Puglisi, alla sua seconda gara con la Corvette made in Notaresco, si è trattato però di un inizio in salita, dato che ha dovuto saltare tutta la prima sessione di prove a causa di bandiera rossa che messo la parola fine alle ostilità quando ancora mancava metà del tempo e il lombardo era appena uscito dai box. Puglisi ha avuto così solo le FP2 per prendere le misure ad un tracciato difficile che non lo vedeva protagonista da oltre 9 anni.

La bandiera rossa è stata nuovamente protagonista anche nelle prima qualifica, fermata per ben due volte. Purtroppo, in entrambe le occasioni, la stop è arrivato mentre Sini era impegnato in pista nel cercare la miglior prestazione a gomme nuove. Dopo due tentativi forzosamente abortiti, Ringhio con pneumatici che ormai avevano perso la performance è risultato soltanto quattordicesimo. Migliore sorte non è toccata a Puglisi, in pista una nuova soluzione di setup, che ha chiuso il suo turno in 16esima posizione, con tempi quasi identici a quelli del compagno di squadra.

Le cose sembravano però volgere al meglio nella prima gara del weekend. Al via, sfruttando la potenza del motore della sua Corvette, Sini era riuscito subito a guadagnare quattro posizioni e a svoltare alla staccata della San Donato già in decima posizione, mettendosi subito alla caccia del gruppo di testa. Giro dopo giro, la nera Corvette della Solaris Motorsport ha continuato a guadagnare posizioni, fino a presentarsi all’apertura della finestra dei pit stop in sesta piazza. Sfruttando l’improvvisa entrata in pista della safety car – resasi necessaria per ripulire il tracciato da alcuni detriti – proprio a ridosso della sosta obbligatorio, il muretto box con un tempismo da manuale ha richiamato la vettura in pit lane per il cambio pilota, permettendo così a Puglisi di tornare in pista in seconda posizione. Al restart, arrivato esattamente a metà gara, Marcello ha subito provato ad attaccare la leadership di Zonzini alla staccata della San Donato, ma purtroppo i sogni di gloria del pilota lombardo sono svaniti qualche curva dopo, quando un attacco scomposto dell’Audi di Mapelli (poi penalizzato) lo ha mandato in testacoda e ha costretto la coupè americana ad una rimonta dal fondo. Sotto la bandiera a scacchi la Corvette è transitata in 12esima posizione, al termine di una gara in cui il pilota di Trescore Balneario ha dimostrato di avere il ritmo dei primi. Senza quei 30 secondi persi nel contatto, infatti, Puglisi sarebbe stato almeno nel gruppetto di piloti che si è giocato il terzo gradino del podio.

La buona sorte non ha accompagnato la squadra di Notaresco neanche in Gara 2, dove un problema improvviso ad un semiasse ha costretto Puglisi ai box già al termine del giro di formazione, mettendo così la parola fine su un weekend che ha deluso non poco gli uomini di Notaresco. “E’ incredibile, quest’anno la sfortuna ci perseguita. In qualifica sono stato stoppato due volte dalla bandiera rossa nei miei giri veloci, sabato potevamo puntare almeno al podio ma siamo stati cacciati indietro. Domenica ancora una volta non sono riuscito a entrare in macchina.” ha commentato Francesco Sini, che rimane però estremamente soddisfatto del suo stint in Gara 1. “Fino al contatto con Mapelli praticamente è stata la gara perfetta! Partiti 14esimi, eravamo secondi dietro la safety car. Abbiamo dimostrato con i tempi sul giro il nostro potenziale, poi è andata com’è andata. Siamo delusi, molto. Ora però dobbiamo trasformare tutte queste emozioni nella giusta carica per arrivare a Vallelunga nel miglior stato di forma possibile.” Ha concluso Sini, che nei test di marzo sul tracciato capitolino girò molto vicino al record della pista.

“Non so che dire, è incredibile. In gara 1 la macchina era davvero competitiva, per tutta la gara ho girato con il ritmo dei migliori e avrei potuto tranquillamente salire sul podio. Mi sarebbe piaciuto ringraziare i ragazzi della squadra con un bel risultato per il loro lavoro, ci eravamo quasi!” ha commentato Puglisi. “E’ un peccato non riuscire a concretizzare, per colpe non direttamente nostre, l’alto potenziale della macchina. Anche qui, come a Imola, potevamo salire sul podio!” La prossima tappa del Campionato Italiano GT è in programma a Vallelunga il 12 e 13 settembre: “E’ un altro tracciato in cui potremmo fare un buon risultato, i test precampionato avevano dato ottime indicazioni e io rimango fiducioso.”

Il Team Principal Roberto Sini analizza il momento difficile della sua squadra: “Siamo tutti amareggiati, ci aspettavamo molto di più da questa gara e torniamo a casa con un altro zero in casella. La prestazione del sabato, al netto delle dinamiche di gara, ha però dimostrato che possiamo essere competitivi e giocarcela con i migliori, ma per farlo abbiamo bisogno di finire le gare senza inconvenienti. Francesco e la squadra hanno fatto un ottimo lavoro sabato, Marcello ha dimostrato di avere il passo dei primi ma per due volte la sua gara è stata rovinata da fatti a lui estranei. Sfrutteremo la pausa estiva per prepararci al meglio alla gara di Vallelunga, sperando di poter vivere un weekend finalmente senza problemi.”