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In Russia,Gianni Morbidelli perde il leader della TCR Series 2015

Le difficoltà nel tenere a bada il sottosterzo sperimentate durante le prove non avevano permesso a Gianni Morbidelli di partire gara uno che in quarta fila: si prospettava quindi una domenica difficile a Sochi per la Honda del team WestCoast Racing pilotata da Morbidelli, mentre i colleghi Kevin Gleason e Ildar Rakhmatulli erano anche più dietro dell’italiano. Tra problemi di assetto e chili di zavorra dovuti ai buoni risultati della trasferta a Salisburgo, in gara uno il pesarese era comunque il pilota del team svedese WestCoast meglio piazzato, per circa metà gara impegnato a disputare la sesta posizione alle SEAT dei rivali Thomas Engstroem, Michael Nykjaer e Sergey Afanasyev. Nel finale di gara, quando il leader della TCR International Series occupava la settima posizione, iniziavano però ad emergere problemi al turbo. Il team nonostante gli sforzi non poteva rimediare al problema meccanico nel breve spazio tra le due corse, e mentre l’americano Gleason era il miglior pilota Honda in gara due, la terza vittoria stagionale di Stefano Comini seguente al successo di Jordi Gené in gara uno, riportava il ticinese della SEAT Target Team al comando, con Morbidelli scavalcato anche da Pepe Oriola, due volte secondo. Il pilota italiano della Honda così concludeva la domenica con soli sei punti: sabato sera ne aveva diciotto di vantaggio su Comini, nella prossima trasferta ne avrà tredici da rimontare all’elvetico, due punti davanti a Oriola .

L’OPINIONE DI GIANNI SU SOCHI:

“Si può solo dire che Sochi sia una pista da dimenticare. Abbiamo sofferto in competitività tutto il weekend e a questo si è aggiunto purtroppo un problema di affidabilità che ci ha impedito di difendere il primo posto in campionato in gara due. Il problema al turbo è venuto fuori quando mancavano due, tre giri alla fine di gara uno ed ho veramente temuto di non vedere il traguardo, che sarebbe stato un guaio perché con la lotta che c’è in questo campionato tutti i punti contano. L’impegno che ci mette sempre il mio staff avrebbe meritato di vedere il grande lavoro premiato con una partenza in gara due, ma quello del turbo era veramente un problema importante. Ora dovremo presentarci a Zeltweg tra tre domeniche motivati come non mai e senza sbagliare niente”.