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​Un successo il 1° Autoraduno Historic Crespadoro

Un nuovo successo per il Rally Club Team capitanato da Renzo De Tomasi, la prima edizione dell’Autoraduno Historic Crespadoro che si è svolto domenica 1 marzo nella località dell’alta Valle del Chiampo in provincia di Vicenza.

Oltre novanta vetture hanno preso parte alla manifestazione che ammetteva al via sia quelle storiche quanto le moderne, e l’elenco ha proposto una varietà che ha soddisfatto anche i palati più esigenti proponendo praticamente tutti i modelli che hanno infiammato i palcoscenici dei rally dagli anni ’70 sino ai tempi più recenti, dalla Lancia Fulvia Hf alla Delta HF Integrale passando per la S4 in livrea Olio Esso – Grifone. Ma non mancavano le BMW M3, Ford Sierra Cosworth, Subaru Impreza; le Fiat 131, 124 e Ritmo Abarth e le immancabili e numerose A112 Abarth.

Il tracciato di circa un centinaio di chilometri ha ripercorso alcuni tratti di famose prove speciali del vicentino, utilizzate dal Rally Campagnolo e dall’imminente Ronde del Grifo in programma domenica 22 marzo. Ciò che però ha animato più del previsto la giornata, è stata la nuova “pensata” del vulcanico Renzo De Tomasi il quale, voleva riuscire a creare una sorta di classifica per rendere più vivace la manifestazione e nonostante gli autoraduni non prevedano alcun tipo di rilevamento cronometrico.

“Se non si possono usare i cronometri, vedremo comunque di impegnare i conduttori in una prova di precisione mai effettuata prima”, ha affermato il Presidente del Rally Club pochi giorni prima della manifestazione ed infatti, la domenica mattina, sulla fiancata destra di ogni vettura è stato applicato un adesivo raffigurante una scala graduata con un traguardo costituito da una freccia al centro della stessa che andava posta sopra il mozzo ruota: in prossimità del rilevamento di precisione costituito da una striscia adesiva posta sulla sede stradale, il pilota doveva fermarsi cercando di far collimare la punta della freccia con la stessa e tramite un rilevamento effettuato con un puntatore laser si calcolava la distanza di scarto in eccesso o in difetto. Sei i rilevamenti previsti lungo il percorso e classifiche per le prime cinque vetture storiche ed altrettante moderne.

L’originale sistema di rilevamento di penalità è stato messo in opera dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal Delegato Regionale ACI Sport e la novità ha messo alla prova la totalità dei partecipanti che hanno accolto dapprima con sorpresa e poi con esito più che positivo la novità. Tra le vetture storiche il più “preciso” è risultato Giovanni Campese in coppia con Raffaello Lazzarini su Mercedes 190 E 2.3 con 20 penalità, il quale ha preceduto di 3 lunghezze Giorgio Pesavento e Piergiorgio Andreoni su Fiat 124 Abarth e di 6 Marco Dal Fitto e Luca Dalla Valle su BMW 320 Is. Notevole soprattutto la prestazione di Enrico Seren su Citroen Saxo VTS che ha condiviso con Samuele Reghellin, il più abile tra le vetture moderne, e in assoluto viste le sole 18 penalità accumulate, 4 in meno di Mirco Dal Grande e Tiziana Peruffo su BMW M3; terzo si piazza Filippo Baron in coppia con Alberto Ferracin su Mini Cooper, con 24 penalità.

Sicuramente un’esperienza da ripetere per il Rally Club Team che riproporrà l’interessante novità in occasione dei prossimi autoraduni a calendario, che per la stagione in corso saranno ben tre; il 7 giugno, infatti, si svolgerà il terzo Autoraduno di Valli del Pasubio, seguito il 6 settembre dalla settima edizione dell’Autoraduno del Picco Astore a Tonezza del Cimone e dalla prima dell’Autoraduno Abarth Legend in programma a Vicenza domenica 4 ottobre 2015.

immagine realizzata da Massimo Carrer

Ufficio Stampa Rally Club Team

Andrea Zanovello – www.rallysmedia.com​