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PIANCAVALLO DA DIMENTICARE PER PR GROUP

In gara con Luise nello storico e con Righini nel moderno la scuderia veneziana raccoglie due ritiri dopo un weekend quanto mai travagliato.

Nè l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally per auto storiche né quello valido per il Trofeo Rally Nazionale ha sorriso a PR Group che conclude la propria trasferta al Rally di Piancavallo numero ventotto con i propri portacolori costretti ad alzare bandiera bianca prematuramente.

Molto atteso alla vigilia era l’esordio della nuovissima Fiat Ritmo 130 gruppo A condotta da Matteo Luise, in coppia con il compaesano Luca Trovò, che muoveva i primi passi in terra friulana concretizzando un progetto che si protraeva da diversi anni.

Nonostate fossero stati messi in conto alcuni possibili problemi di gioventù nessuno poteva prevedere il calvario al quale il pilota polesano stava andando incontro.

Dopo aver rilevato un problema alle pompe benzina a poche ore dalla partenza, e vista l’impossibilità di riparare il danno, Luise prendeva comunque il via vedendosi costretto a parcheggiare la vettura dopo i primi chilometri di trasferimento.

Grazie alla formula del super rally e al lavoro incessante del proprio team l’adriese si presentava allo start della Campone alla Domenica mattina alla ricerca dei primi riscontri cronometrici per capire il livello di competitività.

Obiettivo purtroppo non raggiunto in quanto, poco dopo l’inizio della speciale, una taratura troppo rigida dell’autobloccante portava Luise ad un’innocua uscita ma senza nessuna possibilità di rientrare sulla sede stradale.

Piancavallo da dimenticare anche per Matteo Righini che, dopo essersi messo in mostra nel precedente Rally Day della Carnia, si presentava al via dell’ultimo round valido per il TRN alla ricerca di conferme.

Che non fosse la sua giornata il pilota della Renault Clio Williams gruppo A, affiancato da Beatrice Amato alle note, lo aveva già intuito al Sabato con problemi durante le ricognizioni e con il tempo imposto attribuito sulla speciale di apertura che di fatto rimandava tutti al giorno seguente.

Nonostante un ritardo nello start della Campone, che quindi vedeva Righini partire con gomme fredde, il cronometro sanciva un ottimo nono tempo assoluto e quarto di classe A7 seppur con una leggera toccata.

Sarà il successivo Monte Rest a porre la parola fine alle speranze del talentuoso ventenne alla sua terza apparizione assoluta in un rally.

Sul finale dello storico tratto cronometrato Righini incappa in una buca, probabilmente non rilevata durante le ricognizioni, che scompone la trazione anteriore transalpina e la fa impattare contro un muro chiudendo così la partita.

A nulla è valso l’ammirabile tentativo di arrivare sino al riordino in quanto si è purtroppo dovuto constatare che i danni accusati in seguito all’uscita di strada non permettevano a Righini di continuare il proprio Piancavallo.

Resta comunque quel nono tempo assoluto, unitamente a quanto mostrato in Carnia, che lascia presagire un futuro roseo per l’alfiere PR Group