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L’INTERVISTA. DANIEL MANCINELLI, ORA È TEMPO DI GP3 SERIES

18/08/2011 – In lotta al titolo 2010 fino all´ultima tappa. Nel buio pesto nei primi quattro round del Campionato Italiano Formula Tre 2011. Per lui il solo sprazzo scintillante della vittoria nella prima gara della stagione, tutta in strepitosa rimonta. Poi solo bocconi amari, costretto a patire un gap prestazionale che lo ha sistematicamente estromesso dalla lotta per le prime  posizioni.

Ora però Daniel Mancinelli guarda lontano.

Sei in vacanza?

“Direi proprio di sì, sono in Italia, a casa mia e mi godo un po´ di riposo. Mi aspetta un appuntamento importante…”.

Beh, decisamente importante, visto che nella tua agenda ci sono gli ultimi due round della GP3 Series a Spa e Monza…

“Sì e sono anche emozionato, non lo nascondo, la GP3 è un campionato molto competitivo, si corre nei weekend della Formula Uno e della GP2. Comunque avrei voluto prima di tutto finire la stagione in Formula Tre, quest´anno era il mio primo obiettivo. Però volevo farlo da protagonista. Ora non so quali siano le intenzioni della RP Motorsport. Se loro volessero continuare, continuerei molto volentieri, anche perché non ci sono concomitanze”.

Ma cosa non ha funzionato quest´anno?

“Difficile dirlo, davvero. Mancava motore, la maggior parte delle volte, anzi sempre. Mancava potenza e se manca quella è difficile sopperire. Poi più muovi le cose e più diventa difficile trovare la soluzione giusta. C´è poco da dire, la macchina non era competitiva”.

Motore, quindi. Eppure di motori la squadra ne ha avuti praticamente quattro. Quelli su due vetture ed anche ulteriori due, quello installato in sostituzione sulla tua monoposto dopo il cedimento ai test di Imola e quello originario poi revisionato…

“A Spa ho avuto modo di comparare alcuni dati prestazionali e non c´è altro modo di spiegarli. Magari non posso escludere che altre squadre, sempre nei limiti del regolamento, siano riuscite ad escogitare qualcosa al quale non siamo arrivati anche noi. Il problema forse è qui, non siamo stati in grado di stare sullo stesso livello. Però la radice del problema non può stare altrove. Se la macchina non è a punto puoi pagare sei decimi, non un secondo e mezzo come a Spa. Non è uno scarto che puoi recuperare con l´assetto. La mia vittoria in gara 1 a Franciacorta secondo me si spiega così. Su bagnato ed in una pista che in quelle condizioni non richiede motore ho rimontato da 11esimo a primo…”.

Doveva essere un risultato incoraggiante ed invece…

“… Ed invece non siamo mai stati in grado di stare in mezzo ai primi. E´ stata una situazione orribile, ci sono stato davvero male. Quest´anno pensavo di fare davvero bene, ma è stata una stagione assolutamente tribolata. Il livello dei miei avversari quest´anno è decisamente alto, non c´è dubbio, ma di certo non posso pensare che sia superiore a quello dello scorso anno, dove c´era gente proveniente anche dall´Europeo. Se lo scorso anno ho lottato per il titolo, quest´anno dovevo fare altrettanto. Ed anche la squadra lo scorso anno ha fatto bene con Krohn che a Franciacorta e Misano non si raccapezzava più…”.

Pensiamo ora a questo tuo debutto in GP3. Conosci la vettura? Potrai provarla?

“No, purtroppo non la conosco e non potrò provarla, i test sono vietati. Vorrà dire che dovrò far tesoro delle prove libere del weekend…”.

Sarai in gara con il Team Mücke Motorsport. Perché la scelta è caduta su questa squadra?

“E´ un team di primo piano e l´ho scelto io. Nel 2006 sono stato invitato dalla rivista Vroom per un test con una monoposto di Formula Bmw a Berlino. C´erano le varie squadre che partecipavano al campionato che provavano giovani kartisti ed io fui abbinato a loro. Siamo stati sempre in contatto ed anche ad inizio anno mi avevano già offerto buone condizioni per poter essere loro pilota titolare in questa stagione. Poi non sono riuscito a completare il budget necessario e la scelta migliore è stata la Formula Tre, ben contento di poterla rifare, tengo a precisare. Quando si è liberato il posto lasciato libero da Luciano Bacheta si sono ricordati di me e così ci siamo accordati in modo che fossi io ad affiancare Michael Christensen e Nigel Melker in questi due ultimi round. Domani sarò da loro per settare l´abitacolo”.

In GP3 ritroverai alcuni piloti, come Dillmann, Chaves o Vittorio Ghirelli, con i quali ti sei già confrontato in pista lo scorso anno in Formula Tre e che non hanno affatto sfigurato.

“Certo e questo mi incoraggia. Spero di poter far bene subito anch´io. Non ho avrò molto tempo per imparare, ma la monoposto di Formula 3 è un´ottima scuola. E devo dire che non vedo grandi differenze. La GP3 (telaio Dallara, motore Renault 2.0 Turbo da 280 cv, n.d.r.) è molto simile ad una Formula 3. Certo, ha un po´ di cavalli in più, il passo più lungo, ma è anche un po´ più pensante. Trovo interessante il cambio al volante, poi scoprirò le gomme Pirelli, più grandi di quelle di F3… “.

Le ultime due prove della GP3 finiscono l´11 settembre con il Gran Premio d´Italia. E poi?

“Boh, spero di fare qualche test, o magari finisco il Campionato Italiano Formula Tre”.

Visto che la tua squadra è impegnata con successo nella serie F3 Open di organizzazione spagnola, hai mai pensato di farci un salto?

“Direi proprio di no. Naturalmente mi è stato proposto, ma non ho visto motivi per accettare, non avrebbe avuto senso. Obiettivamente per fare un salto in avanti rispetto al Campionato Italiano Formula Tre, l´unica alternativa seria è la GP3 Series. Ora ho avuto una chance e spero di dimostrare di averla meritata. La Formula Tre mi ha preparato a questo”.
 

Fonte: http://www.acisportitalia.it