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GLI ALLIEVI D6SCUOLAPILOTAGGIO ALLA RONDE VAL D’ORCIA

Firenze, 02 febbraio 2011 – Il siciliano La Rosa ed il toscano Cangianiello erano al via della terza prova del Challenge Raceday Ronde Terra come debuttanti ed hanno confermato la bontà del metodo di lavoro della scuola oltre che un impegno totale per migliorarsi.
D6 SCUOLAPILOTAGGIO, lo scorso fine settimana, si è vista consegnare due nuove  soddisfazioni da altrettanti allievi. La prima gara su fondo sterrato della stagione, la Ronde della Val d’Orcia, a Radicofani, in Provincia di Siena, ha confermato il livello tecnico degli allievi e nel contempo pure la validità del metodo di lavoro loro proposto.
Il siciliano Valerio La Rosa ed il fiorentino Marco Cangianiello, erano entrambi al debutto su terra ed hanno finito l’impegno con un risultato sopra le righe, considerando le notevoli difficoltà incontrate  in una gara decisamente difficile soprattutto per le avverse condizioni meteorologiche.
La Rosa, la via con una MG ZR 105 della Pegaso Team ha vinto la classe N1 con ampio margine sul secondo arrivato, ma quello che più conta è stato il fatto che quanto teorizzato nell’immediato pre-event, messo poi in pratica con un test mirato all’impegno, è stato poi ribadito con i duelli ingaggiati contro gli avversari. La Rosa ha dunque confermato  un valore di base notevole, suffragato da un impegno continuo alla ricerca del miglioramento personale.{loadposition articoli}
Anche Marco Cangianiello ha meritato l’attenzione, portando a termine la gara con la Mitsubishi Lancer EVO IX gruppo N di Terrosi, in una categoria come consuetudine frequentata da grandi esperti delle strade bianche.  Per lui, che è tornato alle gare da pochi mesi, vi era il solo obiettivo di fare chilometri, senza cercare side con nessuno e tantomeno eccessi.
Alla gara in Val d’Orcia era al via anche il direttore della Scuola, Paolo Ciuffi, con una Mitsubishi Lancer Evolution di Terrosi, prosieguo di un test editoriale sulla vettura giapponese. Ciuffi ha concluso sesto assoluto, anche in questo caso guardando più al compito professionale che aveva che non al risultato, vanificato anche dal non avere a disposizione pneumatici specifici per le condizioni di fango trovate in gara.

NELLA FOTO: Ciuffi  (IdeaImmagine)